Il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni è stato depositato dal Napoli ieri pomeriggio. La novità è che non ci sarà solo Grassani a difendere le posizione del club: il ricorso porta la firma anche dell’avvocato Enrico Lubrano, docente alla Luiss di diritto amministrato e sportivo. Insomma, un passo in avanti nella linea difensiva del Napoli perché al Coni dovrà avere un peso maggiore il ruolo impositivo della Asl nella decisione del Napoli di non partire.
Tesi che non è stata accolta né dal giudice sportivo Mastrandrea, né dalla Corte sportiva d’Appello, Sandulli. In appello addirittura il club azzurro è stato accusato di essersi creato un «alibi precostituito», di aver violato il «principio di lealtà» e di premeditazione. Un insieme di cose che hanno poi portato il Napoli a una dura replica. «Non condividiamo la sentenza che getta ombre inaccettabili sulla condotta della società».
La prossima settimana il presidente Franco Frattini (per due volte ministro degli Esteri con Berlusconi presidente del Consiglio dei ministri) deciderà la composizione del Collegio che sarà a Sezioni Unite e dovrà anche fissare la data dell’udienza. Presumibilmente prima di Natale, probabilmente il 18 dicembre. In questo modo, il Napoli dovesse avere ragione, la partita con la Juventus potrebbe essere recuperata nell’unica data disponibile in calendario, ovvero il 13 gennaio.
Dopo gli schiaffi ricevuti in primo e (soprattutto) secondo grado di giustizia sportiva, il Napoli prova a far valere le proprie ragioni. Il Napoli chiede di annullare – senza rinvio – la sconfitta a tavolino e di ordinare la disputa della gara «in tempi più rapidi possibili» chiedendo al Collegio il riconoscimento della «forza maggiore «trattandosi semplicemente di verificare l’illegittimità del mancato riconoscimento del caso di forza maggiore costituito dalla preclusione alla trasferta da parte delle Autorità sanitarie» avvenuta in sede di giustizia sportiva;La Federcalcio si costituirà per difendere i suoi provvedimenti, la Juventus non lo farà. In ballo anche il punto di penalizzazione senza il quale il Napoli sarebbe a 18 punti, al secondo posto in classifica.