Inviato a Castel Volturno
Magari gli abbonati saranno ancora pochi (più o meno 5.500 fino a ieri mattina) ma Napoli si prepara ad abbracciare il Napoli. Spalletti ha dovuto attendere meno di sette giorni per vedere la città innamorata di nuovo della sua squadra. Se c’era un clima di diffidenza fino a pochi giorni fa, è stato sgombrato. Merito dei cinque gol al Verona, certo, dello spettacolo al Bentegodi, ovvio, ma anche dei tre colpi delle ultime ore che hanno trasformato il mercato di De Laurentiis in un capolavoro. E così questo pomeriggio tradendo le spiagge del litorale saranno circa 35mila gli spettatori allo stadio per la prima uscita stagionale al Maradona. L’avversario è il Monza ed è una sfida senza fascino a meno che uno non tiri in ballo Berlusconi e Galliani )che sarà presente in tribuna) e la vittoria al San Paolo del Milan, il primo maggio 1988, che spalancò la strada allo scudetto rossonero. Insomma, chi stasera sceglie Fuorigrotta lo fa solo per vedere in azione il Napoli di Spalletti e i suoi nuovi acquisti. Anche Raspadori, mister 35 milioni, andrà in panchina: ieri attorno alle 22,30, dopo aver ultimato le questioni legali, l’annuncio del suo ingaggio con il tweet del patron. In tempo per riuscire a essere convocato per la gara con il Monza.
Curve e Distinti verso il tutto esaurito. Non c’è corsa al biglietto, la disponibilità c’è ancora. Però, al di là delle perplessità di una parte dell’ambiente fino a prima di Ferragosto, le presenze allo stadio saranno in linea con le altre prime volte del passato (ovviamente prima del Covid). Per dire: alla prima di Ancelotti, con il Milan, il 25 agosto del 2018 di spettatori ce ne furono 34mila. L’anno prima, il terzo di Sarri, il 27 agosto del 2017, con l’Atalanta, 33.102. Alla prima assoluta del Napoli di Sarri, il 30 agosto 2015, al San Paolo con la Sampdoria i presenti furono 25.123. Solo per la gara di esordio di Benitez, il 25 agosto 2013, contro il Bologna, si arrivò a 39.632. Un segnale, dunque, che nulla è cambiato. La campagna abbonamenti continuerà ancora per tutto il mese e sarà possibile acquistare l’abbonamento fino al 30 agosto.
Non è ancora tempo per gettare nella mischia gli ultimi arrivati. Il tecnico lo farà a piccoli passi. Quello più pronto è Simeone e nella ripresa con il Monza scenderà in campo. In ogni caso, Spalletti conferma inizialmente il 4-3-3 di Verona in tutto e per tutto. Compreso Meret in porta e non Sirigu. Poi, per il resto, in mediana spazio ancora a Lobotka centrale e Anguissa e Zielinski da fare da scudieri ai due lati e la conferma del tridente protagonista dello show all’esordio, con Kvaratskhelia che conoscerà per la prima volta il pubblico di Napoli. In realtà, Politano freme per un posto da titolare, ma almeno per la sfida al Monza, spazio ancora a Lozano dall’inizio. Poi ci sarà la tradizionale staffetta. Previsto minutaggio più alto per Olivera. Ieri la squadra è andata in ritiro a Pozzuoli, al Grand Hotel Serapide, proprio vicino all’Accademia Aeronautica. Un cambio di sede, dopo anni trascorsi al centro di Napoli. De Laurentiis non sarà presente allo stadio per la partita, o almeno ieri non era annunciato il suo arrivo al Maradona. Ma anche per lui sarà una stagione differente, perché ha deciso di spostarsi per più tempo a Castel Volturno e spostare negli uffici sul litorale domizio una della sue sedi operative. Un modo per essere più vicino alla squadra, un po’ quello che è successo dopo il ko con l’Empoli.