Sorry, this entry is only available in Italiano. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.
Sale in cattedra ma non ha la sfera di cristallo. «Impossibile prevedere l’infortunio di Ghoulam» dichiara il dottore della Società Sportiva Calcio Napoli Alfonso De Nicola, intervenuto all’Università Parthenope per il seminario “Organizzazione e gestione dello staff medico: il ruolo della prevenzione e della ricerca”. Attenzione massima da parte della giovane platea, che ha gustato con vivo interesse la prolusione in aula dello speciale relatore. Azzurri in vetta al campionato di serie A e tanti motivi di interesse per chiedere delle condizioni e del recupero del difensore algerino, infortunatosi nella gara di Champions al San Paolo contro il Manchester City di Guardiola. Dopo Milik, la sfortuna si è accanita sul numero 31 e la sua assenza si è notata a Verona.
«La statistica sui crociati che si rompono è uguale a prima. Non è motivo di vanto. Mentre siamo riusciti a ridurre quasi a zero tanti infortuni, purtroppo la rottura del legamento crociato anteriore non riusciamo ancora a prevenirla» spiega De Nicola, intervistato dal caporedattore Mauro Cucco (ilmionapoli.it) al termine dell’incontro universitario. Non desta preoccupazione, inoltre, il recente stop di Maksimovic con la Serbia. E sulla fiducia instaurata tra equipe sanitaria azzurra e atleti nel corso degli anni, De Nicola svela un piccolo retroscena. «Ci hanno aiutato alcuni calciatori, che si sono affidati a noi, riscontrando ottimi risultati, e trasmesso agli altri il rapporto iniziale di empatia instauratosi. Mi riferisco in particolare a Lavezzi e Cavani ma anche a Paolo Cannavaro, Francesco Montervino, Gianluca Grava e Giandomenico Mesto». Si sogna lo scudetto in casa Napoli, godendo anche e soprattutto di buona salute.
From: Il Mattino.