Lo “spogliatoio” dice che è il preferito di Sarri, sentimento corrisposto. E’ il giocatore divenuto perno del Napoli. Ha le idee chiare e le confessa
Le foto della cena del Napoli CASTEL VOLTURNO – Laggiù, fin dove arriva lo sguardo, oltre la linea dei difensori e forse persino al di là dell’orizzonte, c’è un’estate in cui tuffarsi dentro, «selvaggiamente» o anche «amabilmente», come farebbe una furia rossa, solitamente vestito da «principe azzurro»: «Io ci credo» . Ci sarà da perdersi in notti interminabili, in sfide vibranti, in una corsa folle per sfidare i «nemici» e prendersi in spalla il destino, e ci vorrà un fisico bestiale, da incredibile Hulk, per ribaltare questo microcosmo nel quale Callejon sa sopravvivere a modo suo, evitando d’indietreggiare, attaccando nella penombra, tenendosi defilato a destra e però scivolando in qualsiasi altra terra da conquistare: «Io per giocare vado ovunque».
Un Re di Spagna a Napoli: si chiama José Maria Callejon.
«Non l’avrei mai detto e forse l’ho neanche mai pensato, né quando sono arrivato in Italia, né dopo. Luisito Suarez, anche per chi come me è un ragazzo, rientra le leggende calcistiche del nostro Paese: essere andato oltre, averlo battuto, mi ha stupito e mi ha reso felice».
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Radiografia delle avversarie: la Juventus.
«Viene da sei scudetti consecutivi e basterebbero quelli per indicarla come favorita. Una responsabilità che appartiene più a loro che agli altri».
Comanda l’Inter.
«E Spalletti l’ha cambiata. E’ difficile farle gol, come si vede è stato impossibile batterla». La Roma è subito dietro di voi. «Ha immediatamente recepito il calcio del proprio allenatore e Di Francesco è bravo, vuole giocarsela sempre a viso aperto, ha analogie con noi».
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I più belli chi sono?
«Ma noi, ovviamente. E lodico senza presunzione. Chi ci vede giocare, si diverte; però garantisco che accade la stessa cosa a noi che siamo in campo: avvertiamo un senso di allegria, che dà energia».
From: Corriere Dello Sport.