La pressione sale in casa Roma: sotto osservazione il ritardo in campionato che ha lasciato la squadra all’ottavo posto a 7 punti di distanza da Inter e Napoli secondi in classifica. Ed è proprio su questo ritardo che Di Francesco pone l’accento: « Come ruolino siamo cresciuti, ma non sono contento: pretendo di più con risultati e prestazioni migliori. Ci sono tante altre chance, ma quella di domani è la più importante». Contro la Fiorentina non sarà a disposizione De Rossi (fuori anche contro il Cska), rientreranno tra i convocati Kluivert e Pastore. Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa.
Fiorentina-Roma. «Mi auguro di vedere più aggressività e la capacità di non abbassarsi tanto. È un atteggiamento che dobbiamo ritrovare e non alternarlo, spero che la squadra dia continuità su quello a cui lavoriamo».
Pastore e Kluivert. «Hanno fatto entrambi l’allenamento con la squadra, Kluivert si è fermato meno di Pastore. Le possibilità di Pastore di scendere in campo sono inferiori rispetto a quelle di Kluivert, ma saranno entrambi convocati».
De Rossi e Manolas. «De Rossi non sarà convocato né domani né con il Cska Mosca e difficilmente sarà disponibile con Sampdoria. Manolas ha fatto oggi il primo allenamento e sarà disponibile per la gara di domani».
Centrocampo a tre. «Tutto è possibile, ma non mi è piaciuta la risposta di Napoli del secondo tempo. È una valutazione che posso fare a gara in corsa. Ad oggi credo di dare continuità a quanto fatto nelle ultime partite».
Cristante. «Ho letto che è risultato al di sotto di altri calciatori. Abbiamo fatto i test dove, però, è stato tra i migliori dal punto di vista fisico. La parte psicologica è importante. Ho parlato di aspetti tecnici e fisici, ma predomina l’aspetto mentale. Ha grandissima disponibilità, lavora bene. Non so chi sostituirà De Rossi, sapendo che anche Pellegrini può fare il centrocampista centrale come ha già fatto in passato».
Baricentro basso. «Sono stufo di parlare di moduli. Il concetto di baricentro basso si lega alle aggressioni. Meno sei bravo ad accorciare sugli avversari e più ti abbassi. Il 4-2-3-1 ti permette di accorciare di più. Che si giochi a tre a o a due a centrocampo è l’atteggiamento a fare la differenza. Il Napoli si abbassa meno perché riesce ad essere aggressivo sul portatore di palla. È il lavoro più grande che sto facendo in questo avvio di stagione».
Obiettivo quarto posto. «L’obiettivo è arrivare più su e la possibilità di accorciare e agguantare posizioni migliori c’è. Dire che l’obiettivo è il quarto posto a me non piace, poi se a fine campionato rimane solo quello si ragionerà in quel senso. Vincere due partite ti permette di accorciare, il Milan fino a due partite fa lo si dava per spacciato e ora lotta per il vertice, l’Inter ha preso fiducia. Come ruolino siamo cresciuti, ma non sono contento: pretendo di più con risultati e prestazioni migliori».
Obiettivo personale. «La Coppa Italia è un obiettivo e in Champions vogliamo passare il turno. In campionato siamo in ritardo e bisogna migliorare. Io mi alzo tutte le mattine per cercare di migliorare me stesso e la squadra, le considerazioni andranno fatte alla fine io faccio questo lavoro con grande passione, specialmente nel contesto in cui mi trovo. Abbiamo la possibilità di andarci a riprendere insieme tante soddisfazioni».
Segnali alle avversarie. «Non devo dare segnali agli altri, ma a noi stessi. Portare a casa i tre punti è il nostro obiettivo per recuperare punti. Ci sono tante altre chance, ma quella di domani è la più importante, scenderemo in campo a Firenze portando a casa i tre punti».
Il ritardo in campionato. «Ci sono tante situazioni, anche a livello tattico non c’è stata continuità. Si è perso nella condizioni e nella capacità di essere aggressivi. Ci manca la forza che ti dà stare nella metà campo avversaria e prendere il dominio della partita. Dobbiamo dare l’impressione di dominare le gare attraverso determinati atteggiamenti tattici e fisici».
I centrali di difesa. «Non è sicuro che giochino Manolas e Juan Jesus, ci sono tre giocatori per due posti che sono Jesus, Manolas e Fazio. Faccio delle valutazioni su un giocatore che si è allenato un solo giorno, poi parlerò con lui e deciderò (Manolas ndc). È sbagliato fare delle considerazioni legate a un calciatore, Manolas è fortissimo ma anche con lui non abbiamo fatto delle buone prestazioni. Richiamo all’atteggiamento di squadra, non dei singoli».
Kolarov in mediana. «Se va bene sono un fenomeno, sennò mi ammazzate. Nella sua carriera ha già giocato in quel ruolo? A me non sembra. Ci ha giocato quando eravamo tre a zero venti minuti. È sbagliato fare esperimenti ora, devo capire da dove vengono le vostre considerazioni. Non ci sono in precedenza esempi del genere. Oggi esperimenti non se ne fanno».
Schick. «Domani il centroavanti sarà Dzeko. Poi vedremo se Schick possa giocare esterno. C’è un percorso di crescita per tutti, oggi siamo a 13 partite e la possibilità che vengano coinvolti altri giocatori ci saranno. I giocatori miei sono tutti coinvolti, il mio obiettivo è farli crescere, ci sono dei momenti in cui la squadra ha bisogno di esperienza o dei giovani. Pensare che faccia una formazione come se fossi al computer non posso permettermelo».
From: Il Mattino.