Aurelio De Laurentiis ha un piano. Forse, è anche l’unico possibile per avvicinarsi alla Juve e alle superpotenze del calcio europeo. È un piano che è partito con un divorzio doloroso, con un matrimonio non troppo fastoso ma con in preventivo l’allargamento della famiglia, per non farle mancare più nulla. Usciamo dalle metafore, andiamo con ordine, spostandoci da Napoli a Parigi, guardano a Doha.
DAL DIVORZIO ALLA TOUR EIFFEL. Tutto parte dall’addio di Sarri, da quella che sembrava la madre del ridimensionamento del Napoli, per passare all’arrivo di Carlo Ancelotti che anche qualche frettoloso dirigente aveva definito ‘bollito’. Oggi è chiaro che Ancelotti è stato solo un matrimonio voluto, desiderato e necessario per costruire qualcosa di diverso: la nuova dimensione del Napoli. Un qualcosa che De Laurentiis ha studiato lungamente, tessendo rapporti sempre più forti con il Fondo Sovrano del Qatar, con la promanazione che guida il PSG, in un lavoro infaticabile che sta portando allo scenario attuale. Avendo consolidato il marchio Napoli negli anni, avendo preso Ancelotti come garanzia della volontà d’espansione nel calcio continentale, ADL è pronto a trovare nuovi partner commerciali: è pronto ad avere un nuovo main sponsor che proietti il Napoli nella sua dimensione 3.0. Ieri l’altro, mi arrivo un messaggio da un contatto che lavora tra l’Italia ed il Qatar che mi riferì di un incontro per l’ingresso di un nuovo sponsor qatarino nel Napoli: qualcosa che si sarebbe legato all’operazione Allan. Dopo le smentite di rito delle fonti ufficiali, ieri si è saputo che anche De Laurentiis avrà incontri con uomini che rappresentano brand del Fondo Sovrano del Qatar: pare che nel ventaglio delle opzioni non ci sia Qatar Airways e che si tratta di sponsorizzazioni di diverse decine di milioni. Il Napoli è pronto al salto di qualità societario dopo averlo fatto sul campo, ADL lo sa e, da raffinato imprenditore, non si fa scappare l’occasione del Mondiale in Qatar ed i suoi riflessi. Anche se questo vuol dire cedere Allan: 80 milioni sono tanti e a certi amici è difficile mettere un muro per troppo tempo. Chiaro, però, che perdere un top così a metà stagione potrebbe, inevitabilmente, far sentire le sue conseguenze.