Il fantasista tedesco ne è certo: «Un giorno ce la faremo. Non vogliamo farlo per noi stessi, ma per tutta la città»
NAPOLI – La lacerazione al tendine d’achille, e la successiva ricaduta, hanno ampiamente compromesso la stagione di Amin Younes, fantasista che il Napoli ha tesserato, a parametro zero, dall’Ajax la scorsa estate. Nonostante le noie fisiche, il tedesco (di padre libanese) è andato a segno in questa stagione ben due volte in appena 171′ (spalmati in 5 presenze): un bel biglietto da visita da mostrare ad Ancelotti per il rush finale, a partire dalla gara di Europa League di stasera con l’Arsenal. Il 5 volte Nazionale della Germania ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Goal e Spox spaziando su vari temi, con una promessa importante per i tifosi: «Senza Scudetto, non me ne vado».
CONDIZIONE – Si parte dalla condizione fisica e dal post-infortunio: «La mia condizione fisica è molto migliorata, se paragonata ai primi mesi passati qui. Ora sto bene e a Napoli mi sento a casa. All’inizio è stata dura: non è mai semplice trasferirsi in un altro paese, parlare una lingua diversa. E poi mi sono infortunato, non potendo esordire prima di dicembre. Adesso mi sento bene, anche perché lo stile di gioco del Napoli non è molto diverso da quello dell’Ajax, con tanto possesso del pallone. L’unica differenza è che qui c’è un livello più alto».
MERCATO – A gennaio c’è stata la possibilità di andare a giocare altrove, in prestito: «Io non ho mai voluto andare via. Il mio unico obiettivo era e rimane quello di affermarmi al Napoli. A gennaio ho trascorso qualche settimana in Belgio per sottopormi a una speciale riabilitazione e poter tornare in campo al 100%. Il Napoli è sempre stato il club perfetto per me, sin dal primo giorno».
MERTENS – Il suo ambientamento a Napoli è stato favorito dal grande amico Mertens: «Siamo molto amici. Possiamo comunicare senza problemi, perché io parlo un po’ di olandese e lui parla il fiammingo. Ma Dries va d’accordo con tutti, perché è un grande calciatore e una persona ancora migliore. Non si può non amare. Mi ha aiutato a trovare casa, mi ha mostrato le zone della città con i negozi. Lo vedo come un modello, sia come giocatore che come persona. Parla un italiano fluente, ama Napoli. I tifosi lo adorano, specialmente dopo la partenza di Hamsik».
RAZZISMO – «Triste dover parlare di questi argomenti nel 2019… A questi idioti io cerco di dare meno attenzione possibile, perché è esattamente quello che vogliono. Vogliono che la gente parli di loro».
CAMPIONATO – Tema Serie A ed elogio alla Juve: «Alcuni risultati, come i pareggi contro Chievo o Sassuolo, ci hanno penalizzato. La Juventus è stata più brava di noi in questa stagione. Il loro calcio non è bello, però è efficace. Hanno giocatori come Cristiano Ronaldo, Mandzukic o Chiellini con esperienza e un’enorme forza mentale».
SCUDETTO – Il chiodo fisso dei napoletani si chiama Scudetto: «Sì, è un desiderio enorme. L’intera città aspetta questo trionfo. Tutti sanno che non è molto lontano, che possiamo vincere lo scudetto. Certamente non accadrà in questa stagione, ma un giorno ce la faremo. I nostri giocatori non vogliono vincere per loro stessi, vogliono farlo per questa gente appassionata. Non voglio andare via prima di aver conquistato lo scudetto con il Napoli».
From: Corriere Dello Sport.