È il segno tangibile della volontà comune del club e del suo leader di continuare a camminare insieme
CASTELVOLTURNO – Essere o non essere: e non c’è mica bisogno di Amleto per starsene dinnanzi alla propria coscienza, in essa specchiarsi, e poi brutalmente chiedersi che vita mai sarebbe. Ma non ci sono risposte, si sa, dinnanzi a quel bivio: di qua c’è Napoli, e si conosce tutto, avendola vissuta; e di là l’ignoto, certo verrà luglio e arriverà il mercato ma evitando di fornire certezze. Il pallone ha un rimbalzo sordo, sul destro di Insigne, sa di vuoto pneumatico, di incertezza e quando Mino Raiola è spuntato a Napoli, martedì sera, uffi cialmente investito ora del ruolo di manager, hanno lasciato che si profi lasse dinnanzi a loro il futuro: e per aff errarlo, ma dolcemente, hanno fi ssato un appuntamento a casa di Ancelotti, con De Laurentiis e con Giuntoli. Qua la mano, in questo caos poco calmo ch’è diventata questa città insoff erente ed insoddisfatta d’un destino nel quale non ci sono solo quattro qualificazioni in Champions consecutive, dieci anni d’Europa, quattro secondi posti alle spalle della più «Grande Tiranna» in circolazione e due coppe Italia e una Supercoppa italiana: c’è, ci sarebbe, anche un amico «geniale », si chiamerebbe Lorenzino, ha preso a pallonate i libri e si è messo in testa l’idea meravigliosa di diventare il simbolo della sua Napoli. […]
PROLUNGARE - Insigne sta con Insigne, pronto a concedersi una tregua con quella minoranza rumorosa che l’ha sistemato al centro della propria contestazione, e ripetutamente, ogni volta che al Napoli è andata male: è il ruolo dei capitani e gli uomini simbolo. E il mercato, che resta indefi nito nelle sue prospettive e all’improvviso può sempre, un giorno, chissà, diventare una tentazione, rimane però per il momento una strada da negarsi mentalmente, semmai anche prolungando quel contratto scadenza 2022 fi no al 2023: poi, si sa, si vedrà se un giorno, presto o tardi che sia, fi oriranno vecchi o nuovi estimatori; magari a quel tempo sarà cambiata l’aria e si respirerà quel profumo che arrivava l’altro giorno nella sala del rendez- vous: sapeva solo di Napoli (almeno fi no a prova contraria). Un‘altra primavera. Marecheto e dubbi che poi magari riemergeranno: essere o non essere?
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From: Corriere Dello Sport.