L’attaccante argentino dice no a qualunque offerta, viene reintregrato negli allenamenti tattici e alza il tiro, adombrando una battaglia legale. Il Napoli spera ancora di convincerlo
MILANO – C’è una luce, in fondo al tunnel: è una fiammella tenue, è in balìa d’un sospiro, resta lì, illumina un sentiero, che però può sprofondare nel buio. Si, no e semmai anche ni: ma in quel vorticoso caos calmo, Mauro Icardi se ne sta completamente abbandonato, lascia che il vento gli sgualcisca i capelli e che il Napoli e l’Inter restino a scrutare l’orizzonte. (…) Decide Icardi, per sé e anche per Llorente, a cui De Laurentiis tra oggi e domani striungerà la mano: l’Inter osserva, il Napoli aspetta, tenendosi l’ultima chanche, e il mercato resta un tormento esistenziale. E’ una «guerra», sino all’ultimo sospiro.
Però qualcosa è mutata, perché Maurito, a differenza di quanto successo dall’inizio del ritiro, ieri ha svolto l’intera seduta, partitella compresa. E la lettera che era stata inviata all’Inter a metà agosto (con richiesta d’utilizzo pure nei test in famiglia) ha ottenuto almeno un risultato. Però non cambia il futuro dell’argentino, invitato dal presidente Zhang a trovarsi un’altra sistemazione: ma Icardi non indietreggia, «ignora» il Napoli e la Juve e preferisce restare, con l’Inter che continuerà a farlo allenare in modo da evitare «sfide» al Collegio Arbitrale (nel breve periodo) e alla Fifa (a fine stagione).
Icardi farà parte della «lista» per campionato e Coppa Italia, ma sarà escluso da quella per la Champions. Da ieri inoltre il suo utilizzo durante gli allenamenti diventerà completo o quasi. Nel senso che di volta in volta sarà Conte, a seconda delle esigenze tecnico-tattiche, a decidere se fargli svolgere un certo tipo di esercitazioni e di partitelle. Ieri è successo, magari oggi o domani no. Anche perché a Cagliari non sarà convocato.
Per non perderlo a zero un anno prima della fine del suo contratto, l’Inter gli farà giocare (soprattutto in Coppa Italia e a fine campionato) quel 10% di gare che eviterà lo svincolo la prossima estate grazie al regolamento Fifa. Basterà per una convivenza pacifica? Dipenderà da quello che chiederà al Collegio Arbitrale il calciatore: il reintegro in gruppo (sull’onda della lettera di qualche giorno fa) o la risoluzione contrattuale (andrebbe contro il suo essere interista sempre sbandierato). Di certo Icardi si aspetta di essere trattato come tutti i suoi compagni. Anzi, come la Juventus tratta Dybala. Difficile. Però si vede la luce in fondo al tunnel: magari sarà un abbaglio…
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From: Corriere Dello Sport.