L’ex allenatore del Genoa fa le carte al campionato: “Servirebbero più squadre che lottano fino alla fine. Mancini? Sta facendo un lavoro eccellente in nazionale”
ROMA – Reduce da un’esperienza agrodolce al Genoa, Cesare Prandelli guarda al campionato di Serie A da spettatore: “La storia nel calcio insegna che non vinci sempre con un grande monte ingaggi – le parole dell’allenatore a Radio Punto Nuovo – sono sempre più convinto che, se una squadra riesce a migliorarsi ogni anno sotto l’aspetto tecnico, può raggiungere grandi obiettivi. Il Napoli ha dimostrato di avere una solida base societaria, ha trattenuto giocatori e si è migliorata nei ruoli che Ancelotti riteneva necessari”.
Il tecnico di Orzinuovi indica la sua ricetta per vincere senza budget straordinari: “Se sono una squadra che non può permettersi un grosso monte ingaggi, devo guardare con lungimiranza, formandomi da solo i giocatori. Il calcio è sempre stato questo, niente di nuovo. Se vediamo negli ultimi 30 anni chi vince gli scudetti, sono sempre le stesse quattro-cinque squadre”.
Prandelli dà poi la sua griglia di partenza per lo scudetto: “Juventus, Napoli e Inter. Il Napoli è molto vicino alla Juventus. Un spodestamento dal trono della Juventus farebbe bene a tutti, meno che ai tifosi della Juventus. Da tifoso del calcio, vorrebbe dire avere molte squadre competitive che lottano fino alla fine, un grande interesse e grande partecipazione ed entusiasmo dei tifosi“.
Infine, da ex ct della nazionale, valuta il lavoro di Roberto Mancini in azzurro: “Gruppo eccezionale, ci sono molti giovani in un progetto tecnico vincente. Tra qualche anno avranno più maturità, esperienza e consapevolezza. Si arriverà agli Europei con esuberanza, voglia di arrivare e dimostrare. Il lavoro è eccellente”.
From: Corriere Dello Sport.