Tutti pazzi per Giacomino Raspadori. Pochi dubbi: è lui l’uomo del momento. Lo certificano le prestazioni importanti con la maglia del Napoli. Lo certificano i due gol nelle ultime due partite con la maglia dell’Italia. Insomma: l’attaccante azzurro è davvero sulla bocca di tutti. Una sorta di tormentone che impazza e che per forza di cose crea dibattito.
Dopo le reti in Nazionale il paragone con Paolo Rossi è stato quasi naturale. D’altra parte il primo ad accostare Raspadori a Pablito era stato il ct Mancini alla vigilia della partenza della sua Italia all’Europeo poi vinto nell’estate 2021. Lo aveva convocato come mascotte del gruppo, ma fiutando in lui le qualità del predestinato. Il suo apprendistato azzurro, però, è durato pochissimo. Giusto il tempo di assistere al fallimento Mondiale per poi ricevere subito l’investitura: maglia numero 10 e una bella dose di responsabilità sulle sue spalle. E allora se potrà o meno essere il nuovo Paolo Rossi lo ha detto proprio la vedova di Pablito.
«Me lo ricorda», ha detto Federica Cappelletti in diretta ai microfoni di Radio Punto Nuovo. «Paolo ha rappresentato molto per il calcio italiano. Mi auguro davvero che Raspadori possa raccogliere questa eredità e addirittura andare oltre. Sarebbe l’augurio più bello da poter fare a questo ragazzo. Paolo ricordava sempre che per diventare un campione non basta il talento, bisogna anche accompagnarlo con le doti umane e con il cuore. Ecco, Raspadori potrebbe dare continuità a quello che è stato Paolo dal punto di vista tecnico ed umano». Bella investitura per l’attaccante del Napoli che da quando è arrivato alla corte di Spalletti ha iniziato a caricarsi di ulteriori responsabilità.
«C’è tanta curiosità di vedere come andrà avanti nella sua carriera», ha aggiunto Federica Cappelletti. «Paolo ha visto giocare questa Nazionale nei suoi ultimi mesi di vita e anche lui era molto curioso di capire come sarebbe cresciuta questa Italia. A Raspadori auguro di continuare così e di andare oltre. Sarei davvero contenta se potesse prendere il testimone lasciato da Paolo, soprattutto in Nazionale. Sarebbe un piacere per me e la nostra famiglia. Organizzare un incontro con lui? Perché no? Ne sarei contentissima».
Ma non c’è solo Federica Cappelletti a spendere delle parole al miele per Raspadori. «È un ragazzo d’oro, un giovane galantuomo», ha raccontato Daniele De Rossi, ex campione del mondo che fa parte dello staff della Nazionale. «Ti rende felice vedere questi ragazzi fare lo stesso percorso che ho fatto io in passato. Forse prima era più difficile emergere, ma Mancini ne ha provati tanti e molti di questi inseriti nel contesto si sono dimostrati all’altezza», ha aggiunto De Rossi dal palco del Social Football Summit a Roma, parlando dei giovani della Nazionale. «Probabilmente c’è un impoverimento nella selezione dei giocatori – continua – Si vive meno per strada, nei parchi, in spiaggia. C’è meno materia prima, ma c’è. Adesso abbiamo trovato 4-5 giocatori che io nelle under inferiori non conoscevo. Se hai il coraggio di sceglierli le alternative si trovano. A questi giocatori consiglio di giocare, anche nelle under: hanno la fortuna di avere un ct che li segue e che non ha paura di sceglierli».