Fargli spazio? Sembra quasi un sacrilegio mettere mano a questa macchina da gol così perfetta. Eppure, il dilemma so avvicina a passi da gigante: perché Victor Osimhen è pronto al rientro. Andrà in panchina a Cremona e magari anche con l’Ajax, ma contro il Bologna il suo motore inizierà a scaldarsi e a invocare la maglia da titolare. Già si è portato avanti da tempo, Spalletti, evitando di parlare di seconde linee, riserve e così via dicendo. Ma è chiaro che la maglia da centravanti, al di là delle chiacchiere, spetta a Victor quando sarà al 100 per cento. Ovvio, non è una cosa immediata lo scorso anno, dopo lo stop per la frattura allo zigomo, collezionò due gare in panchina (subentrando) prima di tornare a essere titolare.
Certo, per capire il salto in alto del Napoli basta vedere le cifre di quando Osi c’è o non c’è. Dopo l’infortunio con il Liverpool ha saltato in tutto cinque gare che il Napoli ha vinto tutte, segnando la bellezza di 15 reti (alla media precisa di tre reti a gara). Lo scorso anno, dopo la frattura allo zigomo, le cose non andarono allo stesso modo: arrivarono ben tre sconfitte e due pareggi in otto gare totali. Una frenata netta che è costata molto cara nella lotta per il primo posto. Ecco, la differenza è tutto qui: il mercato ha dato a Spalletti gli anticorpi per sopperire alle assenze di Osimhen che – ed è questo il punto debole – prima o poi qualcosa pure gli capita. Certo, c’è un abisso tra Raspadori e Osimhen che, per caratteristiche ha più in Simeone l’alter ego. Con la Cremonese il ballottaggio sarà ancora tra l’argentino (stavolta favorito) e la stella italiana. Poi, tutto verrà rimescolato. Intanto, contro la Cremonese difficile che possa recuperare Piotr Zielinski: ha una botta al polpaccio non particolarmente dolorosa, ma visto che Ndombele sta recuperando la condizione, è probabile che tocchi al centrocampista in prestito dal Tottenham. Solo a partire da questa mattina Spalletti si farà una idea delle meravigliose scorie che ha lasciato l’Ajax.
Alex Meret firma il nuovo contratto. Una trattativa iniziata a maggio e formalizzata solo in queste ore. Ha firmato il prolungamento solo per un’altra stagione e con opzione a favore del Napoli di un altro anno. Una via di mezzo tra la vecchio proposta (fino al 2027) e il gelo calato questa estate dopo le voci su Kepa e Navas. E anche Alessio Zerbin ha rinnovato firmando sino al 2027. Ma non finisce qui: prosegue l’operazione blindatura del Napoli, pensata per avere la sicurezza di trattenere i migliori giocatori a disposizioni di Spalletti. Sono in corso le trattative per le firme di Anguissa, Rrhamani e Lobotka e all’orizzonte c’è anche un appuntamento con Di Lorenzo che, dopo essere diventato il capitano della squadra, non vede l’ora di prolungare per un altro anno ancora. Ma nei prossimi giorni, potrebbero entrare in questa direzione anche Politano e Lozano (che ha avuto il permesso per restare un giorno in più in Olanda dove ha radunato i suoi familiari), tutti e due in scadenza di contratto nel 2024. L’ex interista sembrava destinato ad andare via questa estate, ma dopo l’avvio super di stagione, è pronto a prolungare.