Inviato a Liverpool
I signori del gol, Osimhen e Salah: il confronto tra i due bomber di Napoli e Liverpool è una delle chiavi della supersfida di Anfield. Una tripletta del nigeriano nel poker azzurro contro il Sassuolo, l’uomo del match e il pallone portato a casa. A segno nell’ultimo turno di Premier League anche l’egiziano, una rete amara però perché i Reds hanno perso all’ultimo minuto contro il Leeds.
Sette gol in campionato e uno in Champions contro l’Ajax. Da quando è rientrato dopo l’infortunio muscolare subito, proprio nel match di andata contro il Liverpool al Maradona, Osimhen non si è più fermato: gol al Bologna e alla Roma e tripletta al Sassuolo in campionato e rete agli olandesi in Champions, sei centri in 4 partite. Undici reti messe a segno da Salah nonostante la partenza di stagione non brillantissima del Liverpool: 4 in Premier League, una in Community Shield e ben 6 in Champions League. L’atmosfera europea lo esalta: il cartellino lo ha timbrato nelle due precedenti sfide casalinghe del girone ad Anfield, un gol all’Ajax e uno ai Rangers, ancora meglio ha fatto lontano da Liverpool con la tripletta a Glasgow e il gol nell’ultima sfida ad Amsterdam.
Due attaccanti diversi come caratteristiche, entrambi efficacissimi: Osimhen è un centravanti che attacca la profondità e crea grande apprensione alle difese avversarie quando punta in verticale, Salah parte da esterno largo a destra e da lì con la sua qualità tecnica va sempre via in dribbling spostandosi il pallone sul sinistro per colpire poi con una varietà impressionante di soluzioni al tiro. Victor all’andata riuscì a mettere in grande difficoltà Van Dijk e Matip proprio per la sua capacità di scattare nello spazio sorprendendo la difesa alta degli inglesi: fu la chiave per minare le certezze dei Reds e trascinare il Napoli in una partenza sprint. Una prova maiuscola che il nigeriano avrebbe meritato di sancire anche con un gol personale, ma Alisson fu bravissimo a dirgli no sul calcio di rigore. Poi fu costretto ad uscire a cinque minuti dal termine del primo tempo per un infortunio muscolare. Mohamed al Napoli segnò in Champions nell’1-0 del dicembre 2018, successo che consentì ai Reds di passare il turno all’ultima curva con il Psg, terzi gli azzurri di Ancelotti per il minor numero di gol segnati rispetto agli inglesi.
Per Osimhen è la prima Champions League con il Napoli, la seconda in carriera dopo quella con il Lille quando segnò due reti. Un gol con gli azzurri nello spezzone di partita contro l’Ajax, segnarne uno ad Anfield avrebbe un significato straordinario. In totale tra l’esperienza con il club francese e questa con gli azzurri sono 7 le presenze del nigeriano nella più importante competizione europea. Salah è invece un frequentatore abituale della Champions League, questa è la sesta di fila che ha giocato con il Liverpool, l’ha vinta nel 2019 e l’anno scorso con i Reds si fermò in finale contro il Real Madrid. E di gol con il Liverpool in Champions ne ha segnati 40 in 62 partite, una media impressionante.
Due attaccanti di grande carattere, Salah è un leader del Liverpool, uno dei più esperti della formazione di Klopp, un trascinatore, uno di quelli che non molla mai. Osimhen un leader lo sta diventando nel Napoli e lo ha sottolineato proprio Spalletti nel dopo partita contro il Sassuolo: segna, lotta, corre, fa pressing sui difensori avversari e ora riesce anche a partecipare molto di più alla manovra di squadra abbassandosi per ricevere palla. E nelle sfide come quella di stasera ad Anfield di carattere ce ne vuole tanto, il nigeriano e l’egiziano sono due delle stelle più attese e proveranno ad accendersi.