Napoli, Spalletti: ‘Tra infortuni e Covid siamo sotto tempesta, fatico a sopportare la squalifica ma ho sbagliato’


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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Atalanta. Ecco le parole del tecnico:

LA PARTITA – “Si parla con quelli che restano, conta stare uniti a protezione della squadra che ha già dimostrato l’attaccamento alla maglia nei momenti di difficoltà. Si vede anche in tutti gli allenamenti. Ora tutti hanno l’occasione di giocare e mi aspetto di vedere la loro voglia di dare il massimo in campo”.

L’OBIETTIVO – “Noi dobbiamo avere in testa come chiodo fisso che noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e di tutti i nostri tifosi. Dipende da noi e dobbiamo esserne coscienti. Siamo partiti per degli obiettivi ben chiari e poi vedremo strada facendo che tipo di viaggio sapremo portare avanti”.

L’ATALANTA – “L’Atalanta è un avversario forte e scomodo. Sono costruiti bene, hanno una rosa di qualità ed anche ampia. E’ una squadra completa e sanno bene dove vogliono arrivare. Noi dobbiamo cercare di sfruttare le nostre caratteristiche per guidare la partita ed essere protagonisti, altrimenti sono loro che ti portano in giro per il campo”.

EMERGENZA – “Il mio stato d’animo è sempre lo stesso. Sono convinto di avere grandi potenzialità nella mia squadra. Poi riguardo la squalifica faccio fatica a sopportarla perché mi dispiace molto stare fuori alla gara. Però io ho sempre chiesto a tutti i miei calciatori e al mio staff di avere un comportamento corretto e accettare gli errori arbitrali o le provocazioni degli avversari”.

SQUALIFICA – “Gli errori dell’arbitro ci sono, così come ci sono gli errori dell’allenatore. Purtroppo sono stato io a non avere avuto un atteggiamento corretto e chiederò scusa alla squadra, perché ho sbagliato. Faccio fatica a sopportare la squalifica perché io vivo per fare l’allenatore, stare insieme alla squadra. Dico ai calciatori di non accettare le provocazioni degli avversari, saper accettare un errore arbitrale come quando posso fare sbagliando una sostituzione o faccio una richiesta errata alla squadra. Dovrò pagare una multa alla squadra, bisogna sapersi trattenere davanti all’ingiustizia come fanno gli arbitri quando sbagliamo noi”.

TROPPE PARTITE – “C’è bisogno di trovare spazio per far recuperare i giocatori, occorre che il muscolo e la testa recuperino dalla pressione. Siamo tutti col fiato sul collo dei calciatori, anche io posso diventare una pressione per loro. Servirebbero ore extra in una giornata per farli recuperare. C’è anche la il dispendio mentale dovuto agli spostamenti, ai viaggi. in Russia siamo stati un’ora in piedi per fare il check-in, poi l’aereo, poi il pullman. Quando torni sei spappolato e qui una persona deve avere grandi capacità mentali per tornare a rendere dopo tre giorni. Ho avuto tanti calciatori in carriera, qui dei professionisti seri”.

IL MOMENTO – Certamente non siamo stati fortunati in questo periodo tra Covid e infortuni, siamo sotto tempesta però confido nella capacità e nella professionalità enorme dei miei uomini che ringrazio per aver ottenuto questi risultati sinora”.

LA PARTITA – “Dobbiamo cercare di gestire gran parte della partita perché se l’Atalanta prende in mano il gioco sono capaci di metterti sotto anche come fisicità. È una squadra che può ambire lo scudetto. Noi tentiamo sempre la strada che porta a comandare il gioco, purtroppo contro il Sassuolo ci siamo riusciti fino a mezzora dalla fine e poi abbiamo subìto il loro ritorno”-

STADIO – “Io credo che il nostro Stadio Maradona sia fondamentale come carica e sostegno alla squadra. Il Presidente e la Società stanno lavorando affinché i nostri tifosi possano essere compatti e tanti al nostro fianco”.

GASPERINI – “Mi piace tutto di Gasperini, sia il gioco che la mentalità. È stato un dei primi a portare un calcio diverso e innovativo. E poi basta guardare dove ha portato l’Atalanta per capire le sue qualità di tecnico”.

JUAN JESUS – “Conosco Juan Jesus da tempo, si è già fatto conoscere per la persona che è, nel mondo del calcio tutti ne parlano allo stesso modo. Ha forza, conoscenze ed è chiaro che poi farsi trovare pronto fa la differenza. Lui ha tutte le caratteristiche per riuscirci”.

MERTENS – “Mertens domani sarà il nostro capitano. È lui che ci deve guidare. Il valore di Dries lo conoscete voi molto meglio di me…”.

I GIOCATORI A DISPOSIZIONE – “Siamo ancora in grado di poter mandare in campo sedici calciatori durante la partita anche se ci mancano il capitano, il comandante ma abbiamo molti altri ufficiali come Mertens, Di Lorenzo, Mario Rui, Ospina, Zielinski, Rrahmani che ormai è diventato un leader.

PRIMO POSTO – “Nel calcio ogni viaggio è sempre verso l’ignoto. Noi addirittura abbiamo buttato via alcune possibilità di avere una situazione anche migliore. Quello che abbiamo ottenuto è meritato e l’ho detto alla squadra. Noi dobbiamo sapere bene che abbiamo fatto un buon calcio, tanti risultati e che abbiamo una buona classifica…”.

OUNAS – “Ounas è pronto, un peccato non averlo avuto a disposizione in questo periodo. Se Koulibaly non si fosse fatto male a Reggio Emilia sarebbe entrato”.

 

From: https://www.calciomercato.com/news/napoli-spalletti-tra-infortuni-e-covid-siamo-sotto-tempesta-fati-27894

 

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