Boxing day all’italiana: la Serie A imita la Premier League


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Struffoli, panettone, tombola e calcio. Finalmente. Il calcio
italiano fa festa: è riuscito a copiare l’unica cosa che
dell’Inghilterra, altrove, nessuno ha mai pensato di copiare,
ovvero giocare a Santo Stefano. In Europa, a parte noi e i poveri
belgi, manco è stato mai ipotizzato. Ma vi pare che spagnoli
o francesi, per non parlare dei tedeschi, si mettevano a far
rotolare il pallone durante le feste, con le famiglie a casa per le
vacanze? Inter-Napoli peraltro, si giocherà alle 20,30
perché serviva una notturna a ogni costo. Con tanti tifosi
che il giorno dopo lavorano.

Nel Regno Unito non si fermano mai: neppure a Capodanno, dove anzi
si gioca il 30 e poi ai primi di gennaio. Giocare il 26 dicembre,
lì, è da tradizione: si chiama il boxing day, ovvero
il dickensiano giorno in cui in teoria i ricchi dovrebbero
raccogliere in una scatola (il box) le offerte per i poveri e che
in Inghilterra da sempre è dedicata agli spettacoli sportivi
(primo fra tutti il cricket) e dal 1888 anche al calcio.
D’altronde, è il giorno dell’inizio dei saldi. Che
da noi inizia sempre in maniera variabile. Il fatto è che
proprio in Inghilterra la ribellione contro il calcio natalizio
monta. Tant’è che dalla prossima stagione i calciatori
hanno almeno strappato una sosta tra fine gennaio e febbraio.
«The show must go on» e anche la Lega si è
piegata: in realtà era stato il presidente del Napoli De
Laurentiis l’ultimo baluardo alla partita natalizia. E non
è un caso che il via libera al boxing day made in Italy sia
arrivato proprio in occasione del primo Natale in cui il patron
azzurro non ha il suo cinepattenone nelle sale. Perché ovvio
che gli spettatori negli stadi riducono (di un po’) gli
spettatori al cinema.

From: Il Mattino.

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