Che brutto Napoli a Sassuolo: in Europa serve un cambio di passo


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A salvare parzialmente il piccolo Napoli da una figuraccia ci ha pensato il capitano, che è anche il più piccolo di statura degli azzurri, con i suoi 163 centimetri. Insigne ha estratto il suo magico tiro a giro e a una manciata di minuti dalla fine ha segnato il gol del pareggio con il Sassuolo, che peraltro non aveva fatto niente di clamoroso per andare in vantaggio (tiro di Berardi deviato da Luperto). Bravo il capitano a evitare questo schiaffo in una domenica grigia per il Napoli, che è stato staccato dalla Juve in classifica ma non può calare di intensità e non soltanto per il rispetto che si deve a migliaia di tifosi che hanno affollato anche il Mapei Stadium (sono stati, in proporzione, più di quelli che si sono visti al San Paolo nelle ultime settimane). 

Il Napoli deve essere più concentrato e determinato nelle partite di campionato perché questo è il modo migliore per prepararsi alle sfide di Europa League (si presenta giovedì a Salisburgo con tre gol di vantaggio, il risultato d’andata può essere gestito bene e aprire le porte dei quarti di finale, dove il livello sarà più impegnativo) ed evitare che possano ulteriormente avvicinarsi al secondo posto le milanesi, tenute al momento a giusta distanza (Milan a sei punti e Inter a sette: i nerazzurri giocheranno al San Paolo nella penultima giornata). Ancelotti aveva effettuato un robusto turnover, mandando in campo a Reggio Emilia soltanto tre o quattro dei giocatori che schiererà in Austria nel match contro un avversario che non ha segnato al San Paolo soltanto perché Meret ha fatto tre prodezze tra i pali. Contro il Sassuolo deludenti le cosiddette seconde linee, a cominciare da Verdi e Ounas, leggeri e inconsistenti sui lati. Era accaduto già in altre circostanze, purtroppo la rotazione non ha sempre prodotti gli effetti auspicati dall’allenatore che ha voluto concedere chance a tutti.
 

From: Il Mattino.

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