Insigne, magia decisiva con l’Italia «Però la mia Napoli mi sia vicina»


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Si procura il rigore che sblocca la partita vinta 2-0 contro la
Grecia, quella che manda l’Italia agli Europei 2020, successo
completato da Bernardeschi. Decisivo Insigne contro la Grecia,
chiede e ottiene l’uno-due da Verratti e piazza il piatto
destro fermato con un braccio dal difensore greco Bouchalakis:
perfetta l’esecuzione dal dischetto di Jorginho, ex compagno di
squadra di Lorenzo a Napoli. Sfiora il terzo gol azzurro con destro
al volo parato dal portiere greco. Qualche lampo anche nel primo
tempo nel primo tempo, dove però Insigne ha avuto più
difficoltà contro il muro della Grecia, insieme a tutta
l’Italia. Maglia numero 10, largo a sinistra nel tridente, come
sempre nel 4-3-3 di Mancini, dal suo lato si è sovrapposto
spesso Spinazzola. Sua la pennellata su punizione per Bonucci che
prolunga di testa verso il centro alla ricerca di un compagno. E
sua anche la prima chance vera a inizio ripresa non sfruttata al
meglio: perfetto l’aggancio sul lancio di Verratti, sbagliata
la conclusione che finisce alta sulla traversa. Un’altra
positiva con la maglia dell’Italia e la gioia di aver centrato
con tre giornate di anticipo la qualificazione agli Europei:
martedì la trasferta con il Liechteinstein e poi il rientro
a Castel Volturno per rituffarsi nell’universo Napoli.

IL RAPPORTO CON I NAPOLETANI
Alla vigilia del match contro la Grecia ha parlato del suo rapporto
con i tifosi del Napoli e della difficoltà di essere profeta
in Patria. «E’ un paio di anni che soffro questa cosa,
anche se spero che per loro è solo affetto. Finora non mi
hanno capito, sono un ragazzo che a volte per il mio carattere
passa per essere un presuntuoso: invece chi mi conosce sa che non
sono così e che mi piace scherzare con tutti. Spero che i
tifosi del Napoli cambino l’opinione e spero che mi stiano
vicino, anche se so che c’è chi mi vuole bene e lo
apprezzo. Fino a quando indosserò questa maglia e questa
fascia mi farò ammazzare perché l’ho sempre
sognato e spero di portarla il più a lungo
possibile».

From: Il Mattino.

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