Le difficoltà del Napoli.


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Le difficoltà del Napoli

De Laurentiis & Giuntoli

Il Napoli nel campionato scorso, sembrava una macchina perfetta, tutto si muoveva in sincronia, secondo un copione già scritto. In poco tempo mister Sarri, ha saputo dare una identità precisa e un organizzazione, dove ogni calciatore aveva il suo compito e lo svolgeva al meglio. Questo garantiva un gioco offensivo con tante occasioni da goal e supremazia nella metà campo avversaria.

Sembrerebbe un ottimo “sponsor” per attirare nuovi calciatori, infondo questo progetto è nuovo e potrebbe solo migliorare nel tempo. Potrebbe perfezionarsi, i giocatori si conoscono meglio, si può solo crescere, eppure, si ha tanta difficoltà.

Il Napoli al momento ha portato tra le sue fila, solo il difensore dell’Empoli Tonelli, tra l’altro operazione conclusa, ben prima dell’inizio del mercato e senza opposizione.
Questi giorni sono tra i più caldi del calciomercato ci si aspetta da un momento all’altro un colpo, che però stenta a venire.

Cerchiamo di analizzare i motivi di queste difficoltà.

Tanto per cominciare, in una squadra che ha funzionato così bene, in termini di gioco, è sempre difficile inserire calciatori nuovi. Questo perché, non si è sicuri che chi entra, possa assimilare bene gli schemi del tecnico.

Il Napoli è una squadra che ha necessità di autofinanziarsi, quindi gli acquisti vanno fatti ponderando i rischi.
Non si va alla ricerca del nome altisonante, ma si cercano profili più bassi ma anche più funzionali.

Si preferiscono i giovani, perché sono sempre “rivendibili”, motivo per il quale non è mai stato preso Mascherano.
Giocatori dai 22 ai 25 anni, nella peggiore delle ipotesi, si possono recuperare facilmente le cifre spesa e, nella migliore, possono produrre grandi plusvalenze. Cavani e Lavezzi su tutti, ma potenzialmente anche Hamsik, Gabbiadini etc.

Il Napoli non ha mai problemi per l’acquisto del cartellino, se il giocatore è giovane. I problemi nascono qualora, l’ingaggio fosse alto. Sia per motivi, sempre di rivendibilità, ma anche per non minare gli equilibri degli ingaggi di tutta la rosa.

In conclusione, possiamo dire che nel calcio comanda sempre più il danaro.

L’esempio più calzante, ed anche attuale è quello di Axel Witsel. Con molta probabilità il belga approderà in Premier League all’Everton. Non è bastato l’appeal di un progetto ben più ambizioso come quello del Napoli. Si è preferito un ingaggio superiore di una squadra mediocre, alla possibilità di partecipare alla Champions League. Contento lui….

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