Media gol, Milik insegue Messi: è nella scia dei migliori d’Europa


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Se Carlo Ancelotti è l’allenatore italiano più vincente di sempre un motivo ci sarà. O forse ce ne sarà anche più di uno. Di sicuro c’è che di calcio ne capisce, eccome se ne capisce. Ad esempio ne capisce di attaccanti. D’altra parte nella sua bottega sono passati Pippo Inzaghi, Benzema e Lewandowski: bomber che hanno scritto la storia del calcio moderno. E allora c’era da fidarsi quando a luglio si è preso Milik in disparte e gli ha detto «Sarai tu il terminale offensivo del mio Napoli». Una chiacchierata sulla pista di atletica del campo di Carciato in Trentino, che è valsa come un’investitura a tutti gli effetti.

L’ATTESA
Il tempo è stato galantuomo con l’attaccante polacco e con l’allenatore italiano. Perché dopo tre mesi della gestione Ancelotti sembrava che Milik fosse finito alle spalle di Mertens e Insigne nelle gerarchie offensive del Napoli. Eppure, ad oggi, è Arek l’attaccante che ha segnato di più in campionato: 8 centri in 14 partite. Più degli altri due, ma sopratutto più di tutti gli altri attaccanti di serie A per minuti giocati. La percentuale è schizzata nelle ultime giornate: con i gol last minute di Bergamo con l’Atalanta e Cagliari e con la doppietta contro il Frosinone. In tre partite ha realizzato il doppio di tutti i gol segnati fino al mese di dicembre. Uno score pazzesco che lo ha rimesso al centro dell’attacco del Napoli.

LA RINCORSA
Se in Italia è Milik quello che segna di più in relazione ai minuti giocati, in Europa le sue medie non sono poi così lontane da quelle dei mostri sacri del gol. A guidare la classifica dei bomber c’è Paco Alcacer, ma le medie realizzative dell’attaccante del Borussia Dortmund (e capocannoniere della Bundesliga) sono letteralmente da capogiro. Sì, perché in 10 partite ha segnato 11 volte, con una media di un gol ogni 40′. Praticamente quasi la metà di quanto ha fatto il secondo di questa speciale classifica: Mbappé. Il parigino che a Napoli hanno conosciuto nel doppio confronto di Champions, ha segnato 12 gol in 11 partite con una media di un centro ogni 70 minuti. Giusto 24′ in meno rispetto al compagno di squadra Neymar, che invece ha timbrato il cartellino una volta ogni 94′: praticamente un gol a partita più recupero. Tra i due bomber di proprietà dello sceicco del Psg, si piazza il solito Leo Messi. Il numero 10 del Barcellona domina la classifica marcatori della Liga spagnola con 14 gol in 14 partite (media di un centro ogni 82′). Non una novità, certo, ma anche non così lontano dalle medie di Milik. Sì, perché il polacco del Napoli è arrivato a un gol ogni 102′, ovvero poco in più rispetto al gol a partita. Numeri da capogiro per il bomber azzurro che adesso si candida di diritto a strappare una maglia da titolare dalle spalle di Mertens e Insigne.

INSEGUONO
Anche perché i suoi gol ogni 102 minuti si piazzano meglio nella classifica europea rispetto a quelli dei due capocannonieri della Premier. Aubameyang dell’Arsenal e Salah del Liverpool sono entrambi a quota 10 centri stagionali, ma l’attaccante dei Gunners ha una media migliore (un gol ogni 131′) rispetto a quella dell’egiziano dei Reds (uno ogni 140′).

From: Il Mattino.

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