Napoli, calano le ombre azzurre: solo tre gol nelle ultime 4 gare


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Strani fenomeni della medicina calcistica: l’attacco del Napoli
dice 33, ma non è affatto in salute. Dopo 24 giornate di
campionato, infatti, il monte gol del reparto offensivo è a
quota 33, ma nelle ultime 4 gare, per tre volte lo score finale
è stato un rotondo 0. A parte la vittoria netta (3-0) contro
la Sampdoria, nelle altre tre partite il Napoli ha finito con un
triste 0-0. Problema che evidentemente è dovuto alla
pochezza realizzativa dei suoi attaccanti, ma non solo.

POLVERI BAGNATE
A guidare la batterie delle bocche di fuoco dell’attacco del
Napoli c’è Arek Milik. Il polacco è il miglior
marcatore (in campionato e in assoluto) degli azzurri. Ha segnato
12 reti in serie A e una in coppa Italia, mentre in Europa è
ancora a secco. C’è anche la sua firma nell’ultima
gara con gol del Napoli (quella contro la Samp), ma domenica sera
con il Torino i suoi errori sotto porta sono stati decisivi. Troppo
gravi per uno come lui, attaccante da area di rigore capace di
capitalizzare gran parte dei palloni serviti al centro dai
compagni. Dopo il polacco, con 8 reti a testa in campionato, ci
sono i due piccoletti: Insigne e Mertens. Ecco, il napoletano ha
vissuto un’estate e un autunno benedetti. Gol a raffica in
questa nuova posizione da seconda punta che gli ha consentito di
trovare la via del gol con una facilità che a tratti
sembrava smarrita quando giocava largo sulla fascia. Con
l’arrivo dell’inverno, però, la sua vena
realizzativa si è drasticamente raffreddata, e le sue magie
si sono trasformate in trucchi di facile risoluzione per le difese
avversarie. Capitolo a parte quello di Mertens. Il belga ha
rappresentato una delle novità più belle e
interessanti dell’era Sarri. Da falso nove ha scoperto una vena
realizzativa della quale in pochi lo facevano capace. Con
Ancelotti, però, si è intristito. Come un pirata
senza mappa del tesoro naviga a vista lontano dall’area di
rigore e quando pure ci finisce dentro gli capita di sbagliare
occasioni che un anno fa avrebbe convertito in gol con una
facilità quasi banale. A Firenze contro i viola il punto
più basso della sua stagione, quando con due clamorose palle
gol sciupate si è conquistato la palma di peggiore in campo
finendo sul banco degli imputati per la mancata vittoria. A
differenza di Milik, però, Mertens e Insigne hanno trovato
continuità in Europa con tre gol a testa in Champions e un
sigillo in Europa League firmato dal napoletano in casa dello
Zurigo.

From: Il Mattino.

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