Napoli, c’era una volta Ciro: è allarme Mertens, non segna più


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C’è qualcosa di impalpabile e oscuro nella crisi di
Dries Mertens, l’uomo del gol perduto, l’ex falso nove
dalle uova d’oro che ha segnato un solo, misero gol, negli
ultimi tre mesi di campionato. Per il belga, segnare è
sempre stata l’unica sua ricchezza, l’unica carta di
credito nei confronti del futuro. Una vocazione improvvisa che ha
perduto. D’un colpo. Nell’epoca degli attaccanti classici,
potenti e acrobatici, forti e coraggiosi, lui ha stupito negli
ultimi due anni per la concretezza sotto porta nonostante il fisico
di uccellino: 28 reti due stagioni fa, 18 l’anno scorso. Con
Ancelotti una partenza a razzo, con 7 gol nelle prime 13 gare e poi
il black out.

Questo è il punto. Ciro Mertens non c’è. È
un fantasma. Perché, a parte la sfortuna e le parate del
bravo Lafont, il risultato con la Fiorentina si spiega anche con la
strage di palle gol, ciccate soprattutto da Mertens. Fuori casa, la
montagna delle celebratissime punte azzurro non partorisce reti
dalla trasferta di Cagliari: tre partite (più quella di
Coppa Italia) senza segnare mai. Negli ultimi due anni, il belga
non si è mai lasciato passare davanti al naso un paio di
palloni senza ricavarne un «golletto». Eccolo, ora
però è un fantasma. Ed è un problema che da
qui alla fine del campionato, Ancelotti dovrà affrontare.
Perché bisogna scacciare i fantasmi che sono dentro di
Mertens, l’idolo dei tifosi, il ragazzo che incanta tutti per
le sue donazioni, la sua beneficenza, le sue continue dichiarazione
di amore nei confronti della città. Poi c’è il
campo: perché un digiuno così lungo è
sicuramente una brutta bestia che impigrisce la volontà. Ma
Dries deve darsi una mossa.

From: Il Mattino.

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