Napoli, De Laurentiis sbotta: «Lasciate in pace il nostro Insigne»


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L’Europa è un po’ il giardino di casa sua. E allora
l’occasione si presenta proprio al momento opportuno. Lorenzo
Insigne ha 90 minuti per mandare un segnale chiaro a tutto il mondo
Napoli: «Io resto qui». Tutt’altra cosa rispetto
alle parole – figlie di un momento di rabbia – rilasciate dopo il
pari di Reggio Emilia col Sassuolo.

VIVA L’EUROPA
Il primo gol europeo di questa stagione del Napoli, l’ha
segnato lui. E che gol. Quello dell’1-0 allo scadere contro il
Liverpool al San Paolo. Un gol che sembrava davvero poter mettere
il Napoli nelle condizioni migliori per superare il girone e
approdare agli ottavi di Champions. Ecco, agli ottavi gli azzurri
ci sono adesso, ma si tratta dell’Europa League. Piccolo
particolare, che per Insigne non sembra fare la differenza.
Perché? Contro lo Zurigo, il primo gol nella seconda
competizione europea l’ha segnato lui. Ancora lui. Sempre lui.
Si è sbloccato subito e adesso vorrebbe concedere il bis
già domani sul campo del Salisburgo.

ADDIO MALUMORE
Nei giorni scorsi si è parlato di mal di pancia. Malessere
strumentale con vista sul futuro, magari lontano da Napoli. Lontano
dalla sua Napoli. Difficile, però, immaginare che sia
così. Tanto più che ora è lui il capitano
degli azzurri. In stagione, dopo che Ancelotti lo ha spostato
dall’esterno per accentrarlo nel vivo dell’attacco, ha
trovato la porta con più continuità e il gol, si sa,
è la miglior medicina per qualunque genere di malattia. Le
reti sono già 9 in campionato, 3 in Champions e una in
Europa League. Insomma: se avesse fatto centro anche in Coppa
Italia, sarebbe stato en plain. Poco male, c’è ancora
tempo per rifarsi e arricchire il proprio bottino personale. A
partire da domani, quando Ancelotti lo schiererà ancora
dall’inizio. Cosa che invece non era accaduta nella partita di
andata e che certamente non gli aveva fatto piacere. Perché
stare in panchina non piace a nessuno, me che meno a Lorenzo che
veniva dal palo centrato su rigore contro la Juventus.
Quell’esclusione non deve avergli fatto troppo piacere, ma da
buon capitano e uomo di spogliatoio non ha alzato la voce. Si
è messo al servizio dell’allenatore e della squadra,
entrando in campo nel finale e offrendo il proprio contributo con
la massima professionalità.

IL PRESIDENTE
A difendere il suo capitano, ci ha pensato anche il presidente del
Napoli Aurelio De Laurentiis. «Le parole di Insigne dopo il
pari col Sassuolo non vanno interpretate in alcun modo. È un
problema delle persone pubbliche in Italia: è un problema
anche se respiri e se dici «A» tutti si chiedono il
perché. Lasciate anche ai calciatori una capacità
democratica di esprimersi, non fate i fascisti», e poi si
lascia andare con un risata prima di entrare alla riunione sulle
prossime Universiadi in programma a Napoli.

From: Il Mattino.

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