Napoli, Lazzari non rientra più negli obiettivi di Ancelotti


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Segni particolari: chilometraggio illimitato. Manuel Lazzari
è uno che corre tanto. Su e giù sulla destra, senza
badare alla categoria. Non è uno che ci fa caso.
Perché ha imparato subito che correre era l’unico modo
per imporsi. Unendo dribbling e spirito di sacrificio: un mix
perfetto per diventare un esterno moderno.

LA CRESCITA
Muscoli piccoli e leve non troppo lunghe. Ecco perché nel
settore giovanile del Vicenza non sono convinti della sua crescita,
al punto tale da non confermarlo. E allora Manuel inizia un giro
lungo che nel 2012 lo porta alla Giacomense in serie C2
(all’epoca si chiamava Seconda Divisione). Intuizione
fortunata, perché nell’anno successivo la squadra si
fonde con il Real Spal e da lì inizia la scalata. Quella che
Lazzari vive da protagonista: Seconda Divisione, Prima Divisione,
serie B e serie A. Sempre con la maglia numero 29 della Spal sulle
spalle.

Prestazioni troppo positive per passare inosservate agli occhi del
commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini che lo ha
inserito anche nel giro dei suoi convocati facendolo esordire in
Nations League contro il Portogallo. A furia di correre, allora,
Manuel Lazzari ha fatto tanta strada e le sue prestazioni hanno
iniziato a incuriosire molti addetti ai lavori in tutta la serie
A.

From: Il Mattino.

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