Ounas, Diawara e Rog. Ebbene sì, non tutte le ciambelle
riescono col buco. Il rilancio o il tunnel: in questi cinque mesi,
bisogna comprendere quali vette potrà raggiungere, nel bene
o nel male, questo tridente così originale. Sarà
capace di una rabbiosa resurrezione? Eh no, il Napoli non vorrebbe
sbarazzarsene in questa finestra di mercato, perché crescere
sotto lo sguardo di Ancelotti avrebbe un senso diverso rispetto a
crescere lontano da qui. Ma c’è chi sbatte i piedi e
invoca più spazio, come Diawara; chi è contento
nonostante il basso minutaggio come Ounas e chi vorrebbe dimostrare
con la maglia azzurra il proprio valore come Rog.
Rog e Diawara hanno richieste in Italia e all’estero: per il
croato hanno bussato alla porta Parma e soprattutto il Genoa; per
l’ex Bologna c’è da fare i conti con la corte
spietata di Corvino, direttore generale della Fiorentina. Ma
Diawara, a quanto pare, non vuole partire in prestito: spinge per
una cessione a titolo definitivo. E il Napoli non pensa a darlo via
con questa formula. L’agente di Diawara, Piraino, ha già
avuto contatti con i viola e ha spiegato che il Napoli valuta il
regista una cifra che oscilla tra i 30 e i 35 milioni di euro. Il
ds Giuntoli non molla, però: crede in questo talento, ha
fatto davvero carte false per riuscirlo a strappare al Bologna e
non lo lascerà partire tanto facilmente. Però,
è evidente, che mai ha davvero brillato in questa stagione.
Nessuna presenza in Champions e in campo titolare solo nella gare
in cui Carlo ha dato spazio al turnover ovvero Sampdoria, Parma,
Sassuolo, Empoli, Chievo e Cagliari. Con lui regista, le gare
peggiori degli azzurri: con la Sampdoria e con il Chievo. Ironia
della sorte, la gara della sua consacrazione, con quel gol al
94′ che riaprì il discorso scudetto l’8 aprile
dell’anno passato. Schiacciato dalla presenza di Jorginho,
sembrava destinato a bel altro utilizzo con Ancelotti: non è
andato oltre le 10 partite e i 483 minuti in campo.
From: Il Mattino.