Quaranta calciatori acquistati per 125,95 milioni di euro spesi. In
quattordici sessioni di mercato di gennaio dell’era De
Laurentiis non si può certo dire che il Napoli non abbia
investito tanti milioni, ma quasi mai ha ottenuto scatti tecnici
decisivi. Tra i tanti acquisti ci sono alcuni colpi, diversi flop e
anche qualche meteora.
Della prima categoria fanno parte di certo Jorginho e Ghoulam.
Arrivano a gennaio del 2014, rispettivamente per 8 (4.5 subito e
riscatto a giugno) e 5.5 milioni di euro. Dopo aver brillato nel
Verona (7 gol in 18 gare), il regista ha un ottimo impatto con il
Napoli: esordisce in Napoli-Chievo e segna un gol davanti a
Maradona nella semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Roma
(3-0 al San Paolo), trofeo che vincerà da titolare nella
finale con la Fiorentina. Dal Saint Etienne arriva il 23enne Faouzi
Ghoulam, oggi uno dei migliori terzini d’Europa. In questa
sessione di gennaio arrivano anche Henrique, difensore e
centrocampista brasiliano, per 4 milioni (rendimento discreto
all’inizio, negativo poi nella stagione seguente) e Andujar,
lasciato però in prestito al Catania sino a fine stagione.
Nel gennaio successivo, sempre con Benitez in panchina, il Napoli
acquista Gabbiadini per 12.5 milioni dalla Sampdoria e Strinic a
parametro zero dal Dnipro. Prima dei problemi con Sarri (e della
cessione a gennaio 2017), Manolo Gabbiadini gioca molto e bene,
segnando 9 reti in 30 apparizioni. Un po’ meno Strinic, che
tuttavia dà il suo discreto contributo. Nel 2010 era
arrivato Andrea Dossena, prelevato dal Liverpool per 4 milioni.
Michele Pazienza è stato invece uno dei 4 acquisti della
sessione invernale più costosa dell’era De Laurentiis:
21.3 milioni investiti a gennaio 2008 per Navarro (4.5,),
Santacroce (5.5), Mannini (7) e, appunto, Pazienza, preso per 4.5
milioni dalla Fiorentina.
From: Il Mattino.