(Italiano) «Maradona testimonial per Putin» Missione in Russia nel 2018


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In corsa contro il tempo, misurandosi con inevitabili dubbi e ostacoli imprevisti. Sono ore piene di incertezze e apprensione per l’assessore Boriello e per il Comune mentre si avvicina il momento di prendere una decisione non facile in una situazione di piena emergenza. Cadute ipotesi definite improponibili come quella di consegnare la cittadinanza onoraria al Maschio Angioino o spostarsi all’ippodromo di Agnano, per la festa di Maradona si lavora solo per Piazza Plebiscito. «Inutile andare adesso in Prefettura per chiedere la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, lo faremo quando avremo il nostro piano completamente allestito e pronto», dice Borriello che segue passo dopo passo i processi della macchina organizzativa. Dal palco alle transenne, dagli steward all’ordinanza che dovrà definire viabilità e strade chiuse al traffico, dall’orario di inizio dello show (intorno alle 18,30) al numero di varchi e pre-varchi da allestire: non è un evento semplice, perché in piazza ci saranno non meno di 40mila persone.

Prefettura e Questura hanno più di un dubbio. Chiaro, attendono che il Comune presenti il piano per Maradona prima di muovere i propri appunti. Ma attenzione: il fatto che probabilmente prima di lunedì o martedì, la festa di Diego non approderà in Comitato («Sì, il piano sarà pronto per inizio prossima settimana», ammette Borriello) è un grosso problema per avere il via libera. Già, perché il comitato valuterà con un bollino di rischio alto lo spettacolo del Pibe de oro. La codifica dei livelli è per tipizzare le misure di safety e security più appropriate da adottare di volta in volta per garantire lo svolgimento in sicurezza delle manifestazioni, secondo le severissime linee guida varate dal capo della Polizia Franco Gabrielli, dopo il disastro organizzativo di Torino, in occasione della finale di Champions League.

Belen e Paolo Sorrentino sono i primi ospiti che Alessandro Siani ha già contattato in vista dello spettacolo. Secondo l’artista napoletano, l’evento a Piazza Plebiscito dovrà essere la prosecuzione naturale dello spettacolo del San Carlo, «Tre volte 10». La data dello spettacolo, per avere a disposizione il maggior numero di ospiti, probabilmente slitta al 5 luglio. La cena di gala, a Villa D’Angelo Santa Caterina, della famiglia Giugliano, la sera prima. Stefano Ceci, assistente di Maradona, è stato più volte in città per cercare di chiudere il cerchio organizzativo. E ancora a distanza segue l’evoluzione. «L’ufficialità della presenza di Maradona il 4 luglio a Napoli non deve arrivare né da me né da Diego – ha spiegato a Radio Crc – È il Viminale che dovrà dare l’autorizzazione, noi siamo in attesa della comunicazione ufficiale in base al quale pianificheremo gli appuntamenti di Maradona. Diego ha dato priorità assoluta alla cittadinanza onoraria. Era un evento dovuto per lui, forse è arrivato anche troppo tardi ma l’importante è che si faccia. Nei prossimi giorni saremo in Sudamerica e poi in Russia perché il presidente Putin vuole conoscere Diego e renderlo il volto del Mondiale. Poi, se tutto va bene, saremo a Napoli. Ci sarà la possibilità di dare a tutta la città di rivedere Diego, dopo lo spettacolo di gennaio al San Carlo che, ovviamente, era per un pubblico ristretto. Siamo ottimisti per la realizzazione dell’evento, nelle prossime 12-24 ore avremo la risposta definitiva».

Intanto, sull’assegnazione della maglia numero 10 è intervenuto Insigne intervistato per «Calciomercato l’originale» su Sky Sport 1: «Mi tengo stretta la numero 24, anche se un giorno sarebbe bello che qualcuno potesse indossare la 10 di Diego che resta il più grande».

From: Il Mattino.

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