Dopo le due prove generali la stagione entra nel vivo. Le big si
preparano ad affrontare un ciclo di 7 gare in quattro settimane tra
campionato e coppe. Sabato la serie A riparte con le tre candidate
allo scudetto in campo: la Juve e l’Inter, come da pronostico
in testa alla classifica, giocano contro la Fiorentina al Franchi e
l’Udinese al Meazza; il Napoli, che ha bruciato per un errore
di Koulibaly l’occasione di tornare da Torino con un buon punto
dopo una clamorosa rimonta da 0-3 a 3-3, ospita la Samp reduce da
due pesanti sconfitte. Nei primi 180′ si sono visti un po’
dovunque cantieri aperti, con punteggi eccezionali (gli azzurri, ad
esempio, hanno segnato 7 gol e ne hanno subiti 7) e partite in cui
le difese sono apparse scarsamente reattive, come è accaduto
in Juve-Napoli e nel derby di Roma, finito con un pareggio e sei
pali. I numerosi cambi di guida tecnica hanno inciso su questo
avvio, laddove per il Napoli (al secondo anno con Ancelotti)
c’è da registrare la difficoltà ad adattarsi al
4-2-3-1, terzo modulo in un anno. Brillante il Torino di Mazzarri,
grazie all’anticipato inizio di preparazione per conquistare la
qualificazione in Europa League, poi sfumata: nella seconda coppa
europea vi saranno soltanto Lazio e Roma. Verdi sarà la
carta in più per i granata: ha voglia di riscatto dopo la
deludente esperienza napoletana. La fase di rodaggio ha riguardato
anche gli arbitri: al di là delle nuove regole sul fallo di
mano, dure da digerire, c’è la necessità che vi
sia piena sinergia tra chi è in campo e chi al Var.
From: Il Mattino.