La sconfitta di Roma lascia tracce, ma Ancelotti crede nella reazione. Da oggi a domenica: sono giorni che tra il Salisburgo e il Genoa possono segnare l’intera stagione
NAPOLI – Le facce, si sa, parlano, e raccontano ciò che c’è dentro ma anche quello che manca: gli occhi di tigre li chiamava Julio Velasco, e averceli o non ritrovarli non è mica poi la stessa cosa! E perché riemergano, dalle ombre di un pomeriggio pallido, dal buio di una classifica che comincia a inquietare, Aurelio De Laurentiis scende in campo e spinge il Napoli a guardarsi dentro, ad analizzarsi: tutti in ritiro, sin da stasera, per prepararsi a quella che Insigne ritiene la «partita della vita»; e fino a domenica, quindi fi no a dopo la partita di sabato con il Genoa, perché il campionato non può finire adesso, quando siamo al quattro di novembre, e se ne sono andate dieci giornate, c’è (almeno) la qualificazione in Champions League da conquistare e poi si vedrà…