(Italiano) Da Meret a Lozano e Di Lorenzo, il futuro del Napoli comincia adesso


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La macchina del tempo non stata ancora inventata. Altrimenti sarebbe facile riuscire a fare un bel salto nel tempo, andare avanti di qualche anno e scoprire cosa ne sar del futuro degli azzurri. In assenza di questi arditi mezzi tecnologici, tocca basarsi sui dati attuali, su quegli indizi che fanno pensare a come potranno andare realmente le cose.

In tal senso non serve nemmeno la sfera di cristallo per leggere troppo avanti e capire che molti della così detta «vecchia guardia» azzurra hanno fatto il loro tempo. Dopo essere stati protagonisti di pagine importanti nella storia del Napoli, Mertens, Callejon, Allan e lo stesso Insigne sembrano destinati a cambiare aria. L’ammutinamento del San Paolo della settimana scorsa è stata solo la punta di un iceberg che oramai si stava formando da tempo. La fine di un ciclo che non ammette ripensamenti. Alcuni dei pezzi pregiati dell’ossatura del Napoli bello e spettacolare dell’era Sarri, infatti, si erano già persi nelle passate stagioni (da Reina ad Albiol, passando per Hamsik). E allora? Ripartire è la parola d’ordine in casa Napoli e per farlo la società ha già individuato i punti cardinali per tracciare la rotta. Non è certo un caso se siano proprio 4 gli elementi che attualmente rappresentano il presente, ma soprattutto il futuro degli azzurri.

Un’ossatura che si rispetti non può che partire dal portiere, e in questo caso il Napoli può sentirsi in mani più che sicure come quelle di Alex Meret. 22 anni di talento cristallino, con aperture sconfinate ai margini di miglioramento. Alex è la prima pietra sulla quale fondare il rinascimento azzurro. In difesa il nuovo che avanza (nel vero senso della parola, perché sulla fascia spinge che è una bellezza) è Giovanni Di Lorenzo. Lui di anni ne ha 26, ma la forza fisica non gli manca. Ha gamba per affondare sulla destra e una grande capacità di mettere in mezzo palloni deliziosi per i compagni. È stato il vero grande colpo dell’ultimo mercato estivo del Napoli e uno di quelli sui quali poter fare affidamento a lungo. Non a caso sia lui che Meret sono oramai entrati stabilmente nel giro della Nazionale di Mancini.

A centrocampo bisognerà trovare l’erede di Allan, e per questo ruolo sembra volersi candidare a tutta forza Eljif Elmas. Il macedone – che vede Pandev come punto di riferimento – ha 20 anni e una voglia matta di diventare grande. Contro il Genoa è entrato con la personalità di un veterano sfiorando anche il gol decisivo con un colpo di testa deviato in extremis da un grande colpo di reni da parte di Radu. Di ruolo può fare sia la mezzala che il mediano, ma con Ancelotti ha giocato anche da esterno, dimostrando grande duttilità, come anche Zielinski. In avanti, poi, c’è Hirving Lozano (24 anni) che al momento ha lasciato traccia solo all’esordio e nella pari interno di Champions contro il Salisburgo. Due gol sono pochi per un attaccante per dimostrare le sue qualità, ma il messicano ha l’attenuante di essere arrivato a fine mercato, praticamente alle porte del campionato e con un sistema di gioco nuovo di zecca ancora tutto da metabolizzare. Resta il fatto che è stato l’acquisto più costoso della storia del Napoli e anche per questo ha tutte le carte in regola per dimostrare il suo valore. Eccoli qui i 4 punti cardinali su cui iniziare la rifondare: età media 23 anni, niente male come punto di partenza per un Napoli che vuole ritrovare la rotta.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_mercato_chi_resta-4856735.html
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