Dall’ammutinamento alle multe via posta: armistizio o sconto le ipotesi sul tavolo. Di ritorno dall’Inghilterra appuntamento decisivo con il presidente
LIVERPOOL – Trecentodieci mila euro, così, tutto d’un tratto, che volano via, nel rimpianto d’una notte folle, in cui non c’è stata neanche la necessità di andarsene al casinò per giocarsi le proprie fiches: è stato un azzardo in piena regola, e chi se lo scorda il momento in cui hanno cominciato a parlarne?, e però adesso se ne avvertono gli effetti, perché le raccomandate stanno arrivando. Pure le poste hanno rispetto delle gerarchie e la prima è arrivata a casa del capitano, che in realtà si pensava fosse altrove, per esempio a Liverpool, l’unico posto in cui un leader e una bandiera avrebbe dovuto dominare l’ansia: invece ad Insigne è toccato allungare il braccio, piegare il gomito e avvertire una fitta dolorosa, perché anche i ricchi soffrono – umanamente – se in un colpo solo evaporano trecentodieci mila euro dalla prossima busta paga e solo quando ci sarà l’autorizzazione del Collegio di Disciplina.
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Da Insigne ad Allan e poi da Allan al resto di una compagnia che sta avendo percezione di averla fatta grossa in quel 5 novembre che ora brucia come una ferita sulla quale è stato scaraventato un cucchiaio di sale: ci sono le regole e ad una certa età – quando non si è più bambini – bisogna saperlo. E dentro quel labirinto, bisogna saper convivere, si direbbe nella buona e nella cattiva sorte.
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