Tre auto sono partite poco dopo l’alba dal Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Federico II in direzione delle abitazioni dei calciatori e dello staff azzurro: l’operazione tamponi è iniziata molto presto, attorno alle 7,30 e i primi ad essere tamponati sono stati Gattuso a Posillipo (il tecnico ha un look inedito: barba lunga) e Meret a Pozzuoli. Il Napoli ha sottoscritto un protocollo con la facoltà di medicina e l’azienda sanitaria della Università napoletana: saranno loro, i medici coordinati da Luigi Califano, presidente della facoltà di Medicina, e dalla professoressa Maria Triassi del Dipartimento di Sanità Pubblica e tra i responsabili dell’Unità di Crisi alla Federico II, a processare i tamponi del Napoli e, quindi a dare il via libera alla ripresa degli allenamenti, quelli individuali. «In tanti sperano la ripresa delle attività, ma devono essere fatte in sicurezza. La polemica sui calciatori che tolgono tamponi alla gente comune? Non si tolgono tamponi a nessuno perché ormai ce ne sono per tutti», ha spiegato Califano a Radio Punto Nuovo.
Dunque, ieri il primo passo. Oggi i risultati saranno già pronti e domani altri tamponi. Per tutti. Ma non solo: quella di giovedì sarà la giornata del secondo tampone ma anche per i test sierologici e per i prelievi di sangue di routine che non possono essere fatti in sede e quindi vengono eseguiti a domicilio.
I medici si sono divisi i calciatori per aree in cui vivono. Llorente è al suo secondo tampone: quando non era ancora scoppiata l’emergenza, la settimana prima della gara con il Barcellona, il suo stato febbrile aveva spinto i medici a sottoporlo a test. Che risultò, ovviamente, negativo. Tant’è che venne poi reintregrato nel gruppo. Alessandro Formisano, il responsabile marketing, sta svolgendo il lavoro di coordinamento degli interventi da fare per la sicurezza sia dei calciatori che del centro tecnico. È lui che ha selezionato i laboratori per i tamponi, siglando il protocollo d’intesa con il Policlinico (il Napoli ha fatto numerose donazioni durante l’emergenza Coronavirus a diverse strutture ospedaliere).
Probabilmente la data di venerdì per la ripresa degli allenamenti individuali potrebbe slittare, anche perché l’idea dal Napoli è ripartire avendo già tutti i risultati dei test a disposizione. De Laurentiis è stato chiaro: è pronto a ripartire, lo auspica, ma ha voluto che i tamponi venissero fatti nella case dei calciatori. E vuole prima attendere i risultati prima di aprire il centro tecnico.
E su questo punto si è discostato dalla strategia di Lotito, con cui condivide in Lega tutte le battaglie, ma anche di tanti altri club italiani: perché la Lazio ha eseguito i tamponi direttamente nel centro sportivo di Formello e ha già iniziato ieri anche con le sedute individuali. Anche il Bologna è tornato in campo e la scelta dei felsinei è stata di iniziare le sedute indossando le mascherine.
Nessun tifoso potrà avvicinarsi alle auto dei calciatori. Il prefiltraggio avverrà prima dell’ingresso del centro tecnico ma anche i calciatori sono stati raggiunti da un vademecum che ricorda come sia sconsigliato fermarsi a firmare autografi o a fare foto. Almeno fino a ulteriori chiarimenti. La sede resterà chiusa: saranno allestiti dei bagni esterni così come ci sarà una palestra a ridosso del terreno di gioco principale. Non sarà chiusa.