Milik alla Roma, Koulibaly al Manchester City e infine l’assalto a Veretout (e a Sokratis) per chiudere il cerchio. Il mercato non ancora al suo rush finale, ma evidente che De Laurentiis fissa i suoi obiettivi da qui al 5 ottobre. Nel quartier generale del City c’ un clima di fiduciosa attesa. Nessuna dichiarazione, profilo bassissimo, ma sono tante le aspettative sul fronte di Koulibaly. Il Napoli continua ancora a non dare una risposta, eppure in Inghilterra aspettano un dietrofront di De Laurentiis dopo il clamoroso no a 60 milioni dell’altra settimana. Queste sensazioni positive sono confortate dai continui contatti tra Ramadani e il presidente azzurro. Ma il rifiuto del City a trattare direttamente con il Napoli tiene in scacco l’operazione. Guardiola cerca un top player in difesa, gioca anche sulla sponda di Gimenez dell’Atletico Madrid ma rischia di rimanere con un pugno di mosche. Anche l’Atletico Madrid, oltre al Psg, si è fatto vivo per Koulibaly. Magari ipotizzando la partenza di Gimenez. Attenzione ai conti: il Napoli tra la stagione 19/20 e quella 20/21 ipotizza un rosso tra 150 e 200 milioni di euro. L’addio di Koulibaly sarebbe una manna per i conti: gli 80 milioni del cartellino più i quasi 36 milioni del triennale. Ma De Laurentiis può anche far slittare l’addio alla prossima stagione, di sicuro non si farà mettere spalle al muro.
IL RILANCIO
Non è un mistero che il Napoli stia riconsiderando l’idea di tenere il difensore senegalese con l’impegno di prendere in considerazione, magari anche a gennaio, l’eventuale offerta giusta. Ramadani ha ventilato a Giuntoli e a Chiavelli l’ipotesi di un più che robusto aumento d’ ingaggio in caso di permanenza. Ipotesi che il Napoli ha respinto. Dunque, per far quadrare i conti serve dar via Milik e al prezzo che la Roma ha accettato: 25 milioni. A cui vanno aggiunti 5 milioni di bonus. Ed è quello intorno a cui si discute anche in queste ore tra De Laurentiis e Fienga. La Roma è pronta a dire di sì. Milik se ne è convinto, anche perché la presa di posizione di Gattuso lo ha colpito. Le offerte del Newcastle arrivano tardi. Under era in lista di sbarco, ma ha rivisto il suo destino dopo il crac di Zaniolo e così si è tornati alla prima ipotesi: tutto cash. Cosa che il Napoli voleva a tutti i costi. L’unica pedina che il Napoli avrebbe accettato come contropartita era Veretout. Ma Fienga ipotizza due operazioni separate, esattamente come l’anno scorso con Manolas e Diawara. Due situazioni separate sotto il profilo contabile. E l’impressione è che solo la cessione di Koulibaly smuoverà le operazioni in entrata degli azzurri. Lo scenario economico non è semplice e forse solo l’arrivo dei fondi in Lega può aiutare la nostra serie A a riprendersi. Certo, i toni sono pacati, il fare è discreto. Il bivio è chiaro. Se Koulibaly resta la proprietà deve mettere nel conto una frenata anche nel contenimento del monte stipendi (che difficilmente arriverà a quota 80 milioni, obiettivo di inizio mercato). In questo caso, il centrocampista che manca a Gattuso arriverà in prestito.
STRATEGIE
Luperto è destinato a partire in prestito, in ogni caso, resta o no Koulibaly. Perché nel caso, si sa, il Napoli ha da tempo il sì totale di Papastathopoulos dell’Arsenal. Il punto è che Maksimovic potrebbe firmare il rinnovo ed è la stessa strada che sta percorrendo Hysaj: sull’albanese sta facendo una grande pressione proprio Gattuso e il terzino sta per dire sì a un triennale da 2,5 milioni. Dunque, un sostanzioso aumento. Mendes deve trovare una soluzione per Ghoulam che pure pesa, e non poco, sui conti del club azzurro.
ESUBERI
Younes, Ounas, Malcuit e Llorente sono gli uomini in più, anche da dar via in prestiti all’ultimo secondo. Peccato per Younes che in Val Di Sangro ha mostrato tanto impegno ma numericamente c’è una folla di calciatori e Gattuso non ne vuole più di 26 a disposizione, compresi i tre portieri. Llorente in particolare ha ricevuto ieri una chiamata dall’Inter. Il Napoli pensa a un mini-indennizzo, ma anche in questo caso se ne parlerà con calma dopo aver definito le operazioni Milik e Koulibaly. Che, sia chiaro, non dovesse andar via da qui a domenica, a Parma giocherà titolare.