L’ex Giudice Sportivo della Lega Serie A sul verdetto della partita non disputata: “I vari organi competenti devono riunirsi attorno a un tavolo ed elaborare una serie di regole che non ammettano interpretazioni contrastanti”
Il verdetto di Juve-Napoli continua a far discutere. All’indomani del 3-0 a tavolino in favore del club bianconero e del punto di penalizzazione assegnato agli azzurri, l’ex Giudice Sportivo della Lega Serie A ha espresso il proprio punto di vista: “Ho apprezzato l’alto livello di professionalità nell’acquisizione del materiale probatorio e su come è stato stilato il giudizio – ha detto Giampaolo Tosel a Radio Punto Nuovo – Un’osservazione sento di farla: non è possibile che il comportamento di una società di calcio dipenda dalle valutazioni non sempre concordanti di due aziende sanitarie, nel caso Napoli 1 e Napoli 2 e dei vari protocolli di Lega e ministeriali. Questa vicenda dimostra che i vari organi competenti si devono riunire attorno a un tavolo ed elaborino un’unicità di norme che non ammettano interpretazioni contrastanti, senza indurre una società a chiedersi qual è il comportamento corretto”.
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“Il Napoli ha le sue ragioni come qualunque altro protagonista di situazione pandemica da vari organi diversi. Passiamo dalle varie aziende sanitarie ai protocolli di Lega. Avrei giudicato allo stesso modo? Non posso rispondere. Ho visto la sentenza in quel susseguirsi di comunicazione dell’aziende sanitarie, della Regione e dei protocolli che pone problemi interpretativi notevoli. Speriamo che non si ripetano epidemie di questo genere“.