L’ora della verità. L’ora del riscatto. Il Napoli si appresta a partire per la Spagna per la seconda gara del girone di Europa League, e a ricordare al gruppo quanto importante sia la partita di domani a San Sebastian contro la Real Sociead ci ha pensato il presidente Aurelio De Laurentiis che ieri ha fatto una rapida visita a Castel Volturno. Ha parlato con la squadra, ha caricato il gruppo e ha consegnato degli orologi (accompagnati da alcune pergamene) come regalo per la vittoria della Coppa Italia contro la Juventus. Un gesto simbolico, ma fino a un certo punto. Sullo sfondo anche e sempre il rinnovo del contratto di Gattuso. La fiducia da parte del presidente è totale e durante la visita di ieri a Castel Volturno non poteva non scapparci una battuta sul futuro dell’allenatore a Napoli. Ma nulla di più. Perché quello non era il momento di pensare al contratto e perché Gattuso è stato già chiarissimo con la società: ok al rinnovo, ma senza clausole. Fino a quando non si troverà l’accordo sul punto, la firma tarderà sempre ad arrivare. Ma c’è ottimismo, da entrambe le parti in causa. Ogni giorno può essere quello buono per l’annuncio e chissà se una bella vittoria in terra spagnola possa essere quella propiziatoria. L’ora giusta anche per la firma. Tanto a segnarla c’è già un orologio nuovo e appena arrivato.
Intanto Le lancette europee del Napoli iniziano a correre veloci. La sconfitta interna all’esordio contro l’Az Alkmaar (al termine di una partita nella quale gli olandesi hanno tirato una sola volta in porta) rappresenta un precedente importante. Soprattutto per reagire. Lo hanno capito i giocatori, anche perché nelle loro orecchie e nella loro testa si è messo come un martello Rino Gattuso. L’Europa è il suo giardino di casa. Da giocatore con la maglia del Milan ha messo insieme grandi successi e cocenti delusioni, per un mix che oggi costituisce un ricco bagaglio di esperienza. Già dopo il ko con gli olandesi ha parlato chiaro con la squadra. Perdere la prima gara di un girone nelle coppe europee può non essere un dramma, ma solo se hai la consapevolezza delle tue forze e l’animo battagliero che Gattuso sta provando a trasmettere ai suoi ragazzi. La prova di appello, per fortuna, arriva a strettissimo giro, e domani contro la Real Sociedad c’è subito la possibilità di cancellare la sconfitta e riprendere la cavalcata verso i sedicesimi.
Per riuscire nella missione spagnola (si gioca domani sera alle 21 all’Anoeta di San Sebastian) contro la squadra che guarda dall’alto in basso tutte le altre rivali in Liga, Gattuso potrebbe fare qualche cambio. Soprattutto in avanti. Lì, infatti, sgomita per una maglia da titolare Andrea Petagna, l’attaccante che sembrava essere a Napoli solo di passaggio e che a forza di duro lavoro e prestazioni convincenti, sta conquistando la fiducia di tutti. Con Gattuso un rapporto speciale. Per conquistare la sua fiducia si è tirato a lucido. Già prima ancora di arrivare a Napoli ha lavorato sul fisico, perdendo quasi 10 chili e farsi trovare al top della condizione. L’allenatore ha apprezzato lo sforzo così come gli piace la sua grande disponibilità al lavoro di squadra. Perché Petagna non è solo il classico bomber da area di rigore che gioca piantato nella metà campo avversaria, ma gli piace dialogare con i compagni e aprire spazio per chi si inserisce da dietro. È grazie a questa sua grande capacità di sacrificarsi che Gattuso sta studiando la possibilità di farlo giocare in coppia con Osimhen e non solo come sua alternativa. Una versione più fisica di Mertens, da utilizzare all’occorrenza quando c’è da sfondare le difese ben arroccate. A Benevento ha funzionato e chissà che già a San Sebastian non si possa rivedere ancora. A proposito dell’Europa League. La squadra oggi si allenerà a Castel Volturno in mattinata, poi nel pomeriggio la partenza per San Sebastian in aereo, conferenza alle 18.30 allo stadio e poi tutti in hotel per riposare in vista della partita di domani.