Rijeka in emergenza: otto calciatori restano in isolamento colpiti dal Covid
NAPOLI – Tutti in ritiro, dopo i confronti del San Paolo e di Castel Volturno: stasera dopo la rifinitura, come già accaduto peraltro prima della sfida col Milan, la squadra si rivedrà nel consueto hotel cittadino. E domani spazio a forze fresche nel Napoli che affronta il Rijeka: in primo luogo a Zielinski (dopo il Covid) impiegato ultimamente a spezzoni in azzurro (maggior rodaggio in nazionale), e che stavolta dovrebbe partire titolare; dall’inizio anche Maksimovic in difesa (oggi ne compie 29), sin qui solo uomo di coppe; e Bakayoko, out però alla prossima di campionato con la Roma dopo il rosso col Milan. Per il resto, risulterà decisiva la sessione di training odierna. A parte Hysaj e Rrahmani positivi, va ribadita l’indisponibilità di Osimhen, bloccato dalla lussazione alla spalla destra riportata in nazionale. Terapie, lavoro in campo e palestra per il nigeriano nella seduta d’allenamento di ieri, solo palestra per Ospina che a questo punto domani notte cederà di nuovo i guanti a Meret.
Intanto da Fiume riecheggia il “grido” d’allarme: secondo il comunicato ufficiale della società, sono ben otto i positivi al Covid nel Rijeka, scaturiti dall’ultimo giro di tamponi (effettuato ieri). Ha di certo di che dolersi Simon Rozman, allenatore sloveno della compagine croata falcidiata dal virus. Conferma il tutto e aggiunge che alcuni dei suoi ragazzi erano già positivi da oltre due settimane e che, nel rispetto delle norme Uefa, oggi non potranno partire (mentre in Croazia si riducono a dieci i giorni d’isolamento). Stando sempre a un Rozman fra il triste e l’arrabbiato, ne resterebbero perciò solo quattordici per affrontare un turno già di per sé complicato (il Napoli non può permettersi passi falsi): con una mediana in pratica azzerata e una difesa dimezzata, aggregherà quattro ragazzi delle giovanili.
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