Rino potrebbe metterlo in campo dal primo minuto: “Sappiamo bene cosa Victor ci può dare”
NAPOLI – In trentasei minuti, più quattro di recupero, s’è aperto un mondo: perché stavolta, in quel fazzoletto di partita in cui sono comunque rimaste le lacrime per la sconfitta, almeno Gattuso ha potuto riafferrare una speranza. In quel che resta di un tempo, poco meno, gli è avanzato il sospetto che ci sarebbe la possibilità di osare, e seriamente, in questa settimana che sa anche un po’ da “dentro o fuori”, e che se proprio uno deve andare a giudizio, almeno lo faccia senza essersi negato nulla, men che meno la freccia più acuminata, quella più velenosa, di cui dispone. Victor Osimhen s’è preso un po’ di tempo in più adesso si può, ed è passato dagli 8′ (più 6′) con l’Atalanta ai 36′ (più 4) di Marassi: dentro ci ha infilato una girata mandata nell’oscurità, una mezza lite con un difensore genoano, una presenza più attiva e la sua fisicità che Gattuso ha memorizzato.
Napoli, Gattuso amaro: “Perdiamo le partite in fotocopia“
“Sta facendo di tutto per recuperare. È stato fermo tre mesi ed è normale che non stia al cento per cento, ma gli serviva minutaggio e glielo abbiamo dato. E un po’ di luce l’abbiamo vista, stavolta“. Dal tunnel, “inaugurato” il 13 novembre scorso in Nazionale, con l’infortunio alla spalla destra, Osimhen è uscito (anche) dopo essere passato per l’isolamento da Covid: e ora che alle spalle ci sono ottantacinque giorni, nei quali è riuscito a sistemare appena altri 46 minuti (25 a Verona e poi altri 21 con lo Spezia) a Gattuso è venuta una idea neanche tanto pazza, di presentarsi a Bergamo con il calciatore più costoso della storia del Napoli. […]
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