Piotr Zielinski è in Italia da quasi 10 anni, da quando, nel luglio del 2011, l’Udinese lo prelevò per pochi euro dal Lubin. Arrivò dalla piccola Zabkowice Slaskie, comune della Polonia sud occidentale, alla Serie A, senza neppure aver compiuto 17 anni. Oggi Zielinski è un uomo che aspetta un figlio e che ha messo radici a Napoli, in particolare nella sua Varcaturo. Questo uno dei motivi per cui ha deciso di acquisire anche la cittadinanza italiana: una strada anche per consentire di usufruire di questo status anche al bambino in arrivo. Da qualche tempo, l’interno partenopeo ha iniziato il percorso burocratico. Nel mezzo di questo percorso fatto di scartoffie varie e di infiniti iter burocratici c’è qualcosa di più concreto. Ieri mattina, alla Federico II, lì dove ha sede un distaccamento dell’Università Roma 3, c’è stato un esame da sostenere: il B2, un test di conoscenza della lingua italiana di un livello più alto e complesso di quel B1 divenuto ormai noto per l’inchiesta che la magistratura di Perugia ha avviato sullo svolgimento dello stesso da parte Luis Suarez e che ha coinvolto i vertici dell’Università per Stranieri del capoluogo umbro e che ha visto tra gli indagati anche Fabio Paratici, uno dei più alti dirigenti della Juventus.
Duro l’esame affrontato da Zielinski di fronte ai tre membri della commissione: filtra, però, che la prova sia stata sostenuta con buona padronanza, anche se i risultati saranno inviati ed esaminati nell’ateneo capitolino prima di essere comunicati al centrocampista. Ci vorrà qualche giorno di pazienza prima di sapere l’esito della prova. Ovviamente è stata preventivamente concordata con Gattuso e Giuntoli l’assenza all’allenamento di ieri, dopo il gol al Granada che aveva illuso sulla possibile rimonta in Europa League. Dovesse arrivare esito positivo per l’esame sostenuto nelle scorse ore, il percorso per ottenere la cittadinanza sarebbe, nei fatti, completato.
Un altro tassello del radicamento di Zielinski che arriva dopo il prolungamento del contratto con il Napoli dell’agosto scorso: scadenza 30 giugno 2024, ma con un’opzione per arrivare al 2025 con un ingaggio da 4 milioni netti a stagione per blindarlo da tutte le sirene giunte, in particolare dalla Premier, prima del rinnovo.