Tutti insieme, appassionatamente. Finita la partita, azzurri e romanisti sono partiti (auto separate, s’intende, come da disposizioni anti-Covid) per Coverciano. Ma è stata una specie di torpedone lungo l’autostrada che porta al quartier generale dell’Italia. Sono tre i napoletani alla corte del ct Mancini per le qualificazioni ai Mondiali 2022: Politano continua a essere escluso dalla lista. L’Italia scenderà in campo con l’Irlanda del Nord (giovedì a Parma) e poi due trasferte contro Bulgaria (28 marzo a Sofia) e Lituania (31 marzo a Vilnius). Massima prudenza sotto il profilo delle restrizioni da parte della federazione. Ma è chiaro che a tenere in ansia il Napoli sono i viaggi in Africa sia di Koulibaly che Osimhen. Certo, il fatto che entrambi siano già stati colpiti dal virus potrebbe allentare le preoccupazioni, ma certezze totali da parte dell’Oms sul fatto che non ci possano essere delle ricadute non ce ne sono. In ogni caso, c’è grande confusione, con molti club (francesi e tedeschi) che hanno posto il veto per la partenza dei propri calciatori. Con situazioni che ancora possono cambiare nelle prossime ore. Ma non per la serie A.
Il Napoli ha lasciato ai calciatori una serie di prescrizioni soprattutto da adottare nei viaggi di partenza e di rientro dall’Italia. Lo staff medico del Napoli è in contatto con i colleghi di tutte le federazioni. C’è anche la convocazione per Mertens che per ben due volte giocherà nello stadio a due passi da casa sua, ad Heverlee, sobborgo di Lovanio. Una sola trasferta, per affrontare la Repubblica Ceca a Praga. Ma per “Ciro” impossibile dire di no alla convocazione. Quello del rifiuto a partire è una questione che il Napoli non ha preso mai in considerazione: ci ha provato prima a ottobre e poi a novembre a convincere la Uefa e la Fifa sull’opportunità di rinviare le gare delle nazionali, ma in questa finestra (dove sono in ballo le qualificazioni per Qatar 2022) neppure ci ha tentato. Giuntoli ha seguito con molta attenzione il no del Marisglia per Milik e la presa di posizione netta del Bayern Monaco, che non intendeva liberare Robert Lewandowski e David Alaba per le partite della Polonia in Inghilterra e dell’Austria in Scozia a fine mese. Ma il club azzurro non ha puntato i piedi per Zielinski (anche lui già colpito dal Coronavirus) che quindi partirà regolarmente. Fabian Ruiz è impegnato con la Spagna nel girone di qualificazione contro Grecia, Georgia e Kosovo mentre Elmas con la Macedonia affronta Romania, Liechtenstein e Germania. Lozano gioca due amichevoli con Galles e Costa Rica a Cardiff e in Austria. Hysaj anche risponde alla convocazione della sua Albania: l’ultima volta che è stato chiamato si è contagiato.
Anche per le gare di qualificazione africane è in corso una mezza sommossa: la Francia ha un braccio di ferro in corso sia con la federazione marocchina che con quella senegalese (ben 12 calciatori del Senegal giocano in Ligue 1). Koulibaly di quella nazionale è il capitano: non vuole rinunciare alla gare con il Congo il 26 marzo a Brazzaville ed Eswatini il 30 marzo a Thiès (Senegal). E stesso discorso per Osimhen impegnato con la Nigeria nel girone di qualificazione alla Coppa d’Africa contro Benin e Lesotho. La Fifa ha allentato le sue regole sulla convocazione dei giocatori per la prossima serie di partite delle nazionali, consentendo ai club di trattenere i loro calciatori se la quarantena è obbligatoria al ritorno. Chi non partirà, invece, è Mario Rui: la sua esclusione colpisce anche perché arriva a tre mesi dagli Europei, ma questo finale di campionato potrebbe consentirgli di conquistare ancora un posto nel Portogallo.