Non è solo contro tutti. Ventura ha già parlato con Insigne, lo ha già consolato, gli ha già detto che non è il caso che si senta più colpevole degli altri per il flop di Madrid. E infatti Insigne non si sente più in colpa degli altri per l’umiliazione del Bernabeu. Non è solo contro tutti Lorenzo, passato nel giro di 24 ore da salvatore della patria a una specie di monsieur Malaussen, professione capro espiatorio, quello di Daniel Pennac. Non è solo contro tutti, perché ci pensa il fratello Antonio a dargli conforto su Facebook riprendendo una difesa pubblica su Insigne e facendola sua. «Ma come fa a giocare bene se fa il terzino? Meno male che la tua nazionale è il Napoli di Sarri». Già, scrive il fratello, come fa? «Condivido ogni parola».
Non si sente solo contro tutti e domani avrà anche la sua famiglia vicino: Jenny e i suoi due bambini saranno a Reggio Emilia per assistere alla gara contro Israele, quella in cui lui vuole esserci a tutti i costi perché lo tsunami di critiche che lo hanno travolto nelle ultime ore non lo hanno lasciato indifferente. È stato il padre tra i primi a provarlo a consolare con una lunga telefonata mattutina, prima del ritorno in Italia. E poi via via anche gli altri del suo clan, compreso Antonio Cassano che gli ha inviato un sms in cui non è difficile immaginare il contenuto.
D’altronde chi meglio di Cassano può sapere cosa significa passare dalle stelle alle stalle come quando si indossa quella maglia numero 10 dell’Italia? Per Insigne sono ore più di psicologia che di tattica, di recupero dell’anima non meno che del corpo. Ventura metterà in atto a Coverciano una terapia individuale e di gruppo perfettamente riconoscibile, partendo da una considerazione: non è stata la sconfitta di Insigne o di Verratti, ma di tutta l’Italia. Già prendersela con Lorenzo è una specie di abitudine: dopo il ko con Costarica, in Brasile, e la seguente eliminazione ai Mondiali del 2014, a finire sul banco degli imputati furono Lorenzo, Immobile e gli altri giovani. Ovviamente, ad avere il salvacondotto, i soliti senatori azzurri. Il ct, come è giusto per un capo, decide di testa sua. Sceglie la sua strategia, la spiega, ma ha lasciato intendere a Insigne che domani, contro Israele, giocherà ancora lui. E magari sempre con la 10 sulle spalle.
D’altronde Lorenzo al Bernabeu è stato un perfetto soldatino: gli è stato detto di fare praticamente il terzino e così ha fatto. Ventura tira dritto a testa bassa, sicuro delle sue scelte, mettendo in conto il rischio del fallimento personale. «È una sconfitta che ci può aiutare a diventare grandi», ha spiegato subito dopo il 90’ Insigne. Fanno bene a puntare su di lui. Fanno male ad aspettarlo. Ecco il Bignami della critica su Insigne nelle ultime ventiquattro ore. Sui social i tifosi del Napoli lo hanno difeso a spada tratta preoccupati, più che dalle invettive contro il piccolo talento di Frattamaggiore, dalle notizie che pubblica il Sun secondo cui il Barcellona sarebbe pronto a investire 90 milioni per Insigne in futuro.
From: Il Mattino.