Inviato a Dimaro-FOlgarida
Kim Min-jae ha fatto un altro passo nella direzione del Napoli. Il Rennes e François Pinault, il proprietario del club transalpino, a capo – tra l’altro – del gruppo Kerin (Gucci, Alexander McQueen e Yves Saint Laurent) sembra che si siano stufati dei suoi tentennamenti e della retromarcia di qualche giorno fa. Il difensore coreano del Fenerbahce va convinto a suon di ingaggio e non di parole: valeva per Dybala, vale per la maggior parte dei calciatore. La settimana scorsa la trattativa era sul punto di saltare, se non fosse stato per il blitz di Giuntoli che ha pareggiato offerta e riaperto la speranza di ingaggiarlo. Ma in stand by, Kim non vuole restare a lungo: dunque, anche qui il tempo dei tira e molla sta per finire. Kim, attraverso i suoi agenti, si è fatto sentire a Dimaro. Il punto è che il Napoli non vorrebbe versare la clausola ma vorrebbe strappare un prestito con obbligo di riscatto, stile operazione Anguissa. Ed ecco perché – e non è un depistaggio – Giuntoli si è mosso in direzione di Abdou Diallo del Psg, compagno di nazionale di Koulibaly. Il Psg è pronto a cederlo nonostante lo abbia convocato per la tournée in Giappone. Per certi versi, l’uno vale l’altro. Solo che Diallo ha ingaggio di per sé assai alto (quasi 5 milioni di euro) e mica i parigini sono già disposti a dare una mano sul fronte dello stipendio. Insomma, tra Kim e Diallo dovrebbe uscire fuori il nome dell’erede di Koulibaly. Mentre ieri ha fatto la sua apparizione Leo Ostigard, in palestra sul campo di Carciato per tutto il pomeriggio. L’ex genoano firma un quinquennale da poco più di 1,2 milioni di euro all’anno. «Avevo un sogno, vestire la maglia del Napoli: motivo per cui ho detto di no a tutte le offerte avute. Sono stato al Genoa, e so che squadra è il Napoli. Osimhen? L’attaccante più forte che ho affrontato un anno fa. Non vedo l’ora di giocare al Maradona, c’era nel giorno dell’addio di Insigne e ho visto l’entusiasmo. Destra o sinistra per me è lo stesso».
Con il presidente Setti i contatti sono intensi: Antonin Barak resta ancora una opzione (dipende da cosa farà Zielinski) ma in realtà c’è una operazione che va formalizzata quando Petagna andrà al Monza: Giovanni Simeone. Affare in dirittura d’arrivo, con il Cholito che ha già l’accordo con il ds Giuntoli, con la benedizione di papà Diego, il tecnico dell’Atletico Madrid, che aveva Maradona come idolo assoluto. Simeone vice Osimhen, dunque, ma è chiaro che, come raccontato, il tesoretto da 51 milioni legati all’addio di Koulibaly (più i 12-15 della cessione di Petagna) saranno investiti in quattro differenti operazioni. Dunque: il difensore centrale, Simeone. E Armando Broja? Era il pupillo di De Laurentiis ma il Chelsea – altro schiaffo alla serie A – preferisce girarlo in prestito al West Ham. Il Napoli, peraltro, non ha accettato la soluzione del prestito oneroso per un anno. Non avrebbe avuto senso. Ma i Blues non hanno fatto sconti e non hanno concesso l’opzione di riscatto. Dunque, la virata, secca su Simeone. Ieri giornata di stallo sul fronte Deulofeu-Udinese-Napoli: l’accelerata del week end è stata vibrante e tutti i tasselli sono chiusi. Solo che lo spagnolo ha provato a rilanciare sul fronte dei bonus: l’accordo è fino al 2027 con stipendio da 2,4 milioni di euro. La telenovela Dybala è arrivata all’ultima puntata e Giuntoli ha confermato che mai il Napoli è stato in corsa per la Joya.
Il ritiro di Val di Sole non è stato banale: Spalletti continua a spingere per un altro portiere da alternare a Meret. Non un vice, qualcuno che garantisca alternanza. Da qui la decisione di mandare in stallo l’operazione Sirigu, che avrebbe fatto da chioccia a Meret. Ma Lucianone non vuole uno così: ne vuole uno che possa essere gettato nella mischia anche in Champions. Ecco, quindi, i nomi stellari: da Kepa (è uno che incanta, ma guadagna 150mila euro a settimana e in Premier fa la riserva a Mendy) a Navas. Tutti inavvicinabili per stipendio e modalità di ingaggio. A meno che non ci sia il sostegno dei club sul fronte della busta paga. Ma ora nessuno lo fa. Il Barcellona avrebbe offerto un suo esubero, Neto, ex Fiorentina, scadenza contratto 2023. Ha 32 anni e lì al Barça non ha più spazio. Vedremo.
Spalletti ha dato il via libera anche alle cessioni di Zerbin e Ambrosino. E se arriva offerta importante per Gaetano, ecco che il Napoli potrebbe valutare il prestito. Probabilmente ha bisogno di un altro anno in serie A il fantasista ed è la Cremonese la piazza ideale dove mandarlo a fare le ossa. Ieri i primi contatti ma l’impressione è che il 22enne arrivi il via libera per la partenza. Ounas piace a Bologna, Lecce, Salernitana mentre per Elmas (richiesto dal Torino) c’è la volontà di tenerlo ancora qui. Il mercato, è bene ricordarlo, finisce tra quasi due mesi. Una eternità.