(Italiano) Lazio-Napoli, il derby di Sarri: «Questa squadra più forte della mia»


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Calcio, amore e nostalgia. Il vangelo secondo Maurizio Sarri. Il calcio ovviamente è al primo posto e a Napoli lo hanno imparato bene nell’arco di quel triennio (2015-18) culminato con la stagione dei 91 punti e lo scudetto sfumato. Anche a Roma – alla guida della Lazio – il pallone è al centro di tutto. I biancocelesti hanno impiegato ben poco ad assimilare le idee tattiche di Sarri e a metterle in pratica in campo. I risultati? La qualificazione in Europa League lo scorso anno e adesso la lotta anche per qualcosa di più. 8 punti in classifica che però potevano essere 10 se solo la Lazio non si fosse fatta rimontare al fotofinish dalla Sampdoria nell’ultima gara di campionato. Primato sfumato per Sarri che oggi proverà a fare il possibile per rilanciare la sua squadra.

Proprio dopo il pareggio del Ferraris è tornata prepotentemente l’effetto nostalgia. «Questo Napoli è più forte del mio, ha una rosa più lunga. Ma il mio oggi sarebbe stato 3-0 a fine primo tempo», lo ha detto mercoledì sera con la sicurezza di chi non sta facendo solo pretattica in vista della gara di stasera. Lo ha detto con la sicurezza di chi sa quello che pensa. D’altra parte Napoli è sempre nei suoi pensieri. Non ha mai smesso di seguire le vicende degli azzurri. Dal Chelsea alla Juventus il Napoli c’è sempre stato. Certo, da lontano non è stata la stessa cosa, ma il pensiero non lo ha mai abbandonato. Ecco perché una partita come quella di stasera non potrà mai essere uguale alle altre per Maurizio Sarri. Un legame viscerale il suo con Napoli e il Napoli. Il popolo di fede azzurra non lo ha mai dimenticato e sotto sotto gli avrebbe anche perdonato quella macchia bianconera dell’esperienza alla guida della Juventus. Da avversario non gli è andata mai troppo bene. Lo scorso anno due ko mentre ai tempi della Juventus ha messo insieme una sconfitta e una vittoria in campionato mentre in coppa Italia ha perso la finale del 2020 (seppur solo ai calci di rigore). Anche per questo ha una voglia matta di rifarsi. Quel triennio azzurro ha lasciato tanto, troppo, nel cuore di Sarri che per questa ragione vive ogni sfida contro il Napoli come un piccolo tuffo nel passato. Un mix di ricordi ed emozioni che nemmeno le coppe vinte altrove sono riusciti a cancellare.

Ma vorrà vincere. Per riuscirci si affiderà alla sua Lazio migliore. Con il solito dilemma in mezzo al campo dove tutto ruota ovviamente attorno alla qualità e alla presenza di Milinkovic-Savic. Il serbo è il punto fermo della mediana di Sarri, il genio della lampada che tira fuori sempre la giocata vincente per sbloccare le partite più complicate. Eppure adesso anche Luis Alberto è diventato insostituibile. Il gol (e che gol) contro la Lazio è stata la scintilla per far ripartire il feeling con l’allenatore e con il resto della squadra. Si contenderà una maglia con Vecino mentre in regia Cataldi è il favorito per partire dal primo minuto. Ma anche in attacco c’è solo un intoccabile. Si tratta di Ciro Immobile. Attorno a lui gira il parco giochi di Sarri. Felipe Anderson era uscito acciaccato dopo meno di un tempo contro la Salernitana ma per stasera dovrebbe aver recuperato e potrà partire titolare; dall’altra parte Zaccagni che si contenderà una maglia con lo spagnolo Pedro che però non è al meglio e potrebbe anche non essere convocato a causa di un problema alla caviglia. In difesa, poi, Lazzari e Marusic sono gli esterni bassi, mentre Romagnoli e Patric sono i due deputati a mettersi sulle tracce di Osimhen al centro della difesa. In porta, invece, Provedel sembra aver scavalcato Maximiano nelle gerarchie e anche contro il Napoli sarà il titolare. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/lazio_napoli_maurizio_sarri_ex-6905132.html

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