Il centrocampista brasiliano in esclusiva al Corriere dello Sport-Stadio: «A Roma sarà uno show, è una partita chiave»
Tatuaggi, che passione tra i calciatori! Ecco l’ultimo mostrato da Allan ROMA – Eppure ce n’è ancora di spazio su quel corpo tatuato che scolpisce le ragioni del cuore: «Ho cerchiato i giorni del mese in cui sono nati mia moglie, i miei figli, la mia nonna». La schiena dritta è un tazebao, murales di sentimenti che Allan Marques Loureiro s’è incorniciato addosso, perché non basta portarseli a spasso dentro. «Loro sono la mia vita». Il resto è il calcio, che certo non sta di fianco ai margini di un’esistenza vibrante, nell’altruismo che va riconosciuto a un mediano, l’indomito ed indomabile servitore del talento che (in genere) sta a fianco e che nelle 93 partite partenopee hanno trasformato un gregario in un simbolo a modo suo rivoluzionario. «Napoli m’ha portato a livelli eccezionali, ma ho ancora molto da cogliere». C’è un torace che si apre al destino, petto in fuori direzione 2018: 20 maggio e 14 giugno, finisce un campionato, inizia un Mondiale, continua una Storia. «Io ci credo». Allan ha fede in Allan…
Ora c’è la Roma.
«Questa è una partita che non può consentire distrazioni, agli inglesi penseremo dopo. L’Olimpico aiuterà a capire un paio di cose e chi vincerà uscirà dallo stadio con maggior consapevolezza delle proprie forze. Sarà un match bellissimo, ne sono convinto. Uno spot per il calcio».
Il Napoli del futuro con Chiesa: l’et media di 23 anni Da conquistare, ma non dice, c’è uno scudetto e un Mondiale.
«Ci sono un paio di cose da conquistare. Non sono scaramantico ma realista, è tutto ancora da giocare.».
Un giudizio su Sarri.
«Con Guardiola è tra i più bravi al mondo, dico di più: tra i primi cinque allenatori in circolazione».
From: Corriere Dello Sport.