Lo ha deciso il «vecchio» Pellissier, ma il protagonista del derby di Verona è stato il principale candidato a raccogliere l’eredità dello sfortunato Milik nel Napoli, ovvero Roberto Inglese. Il Chievo, avversario degli azzurri alla fine di questo tour de force (il prossimo 5 novembre), ha battuto l’Hellas per 3-2 al termine di una partita molto combattuta, giocatasi ieri nell’anticipo delle 12.30. L’attaccante acquistato dal club azzurro a fine agosto (per 10 milioni più 2 di bonus) ha segnato una doppietta, portandosi a 4 reti in campionato. Un gol di testa di potenza su azione da calcio d’angolo e un rigore calciato perfettamente alla sinistra del portiere dell’Hellas.
Due messaggi al Napoli? Può darsi. Inglese, 26 anni il prossimo 12 novembre, sembra per ora avere la testa solo al Chievo, ma ovviamente non chiude le porte ad un passaggio in azzurro già tra tre mesi. «Non so se andrò al Napoli a gennaio – ha riferito al termine della partita – di accordo scritto non c’è niente tra i due club. La decisione spetterà alla società, non a me, io posso solo prenderne atto e la accetterei con serenità».
Il riferimento è a una sorta di gentlmen’s agreements esistente tra i due presidenti, De Laurentiis e Campedelli, secondo cui Inglese, in caso di necessità, avrebbe anticipato il suo approdo in azzurro da giugno a gennaio 2018.
L’ariete, originario di Lucera, in provincia di Foggia, è la prima chance che il club partenopeo valuterà a gennaio per dare un’alternativa in più in attacco a Sarri, che anche sabato sera ha messo in evidenza che l’assenza di Milik spinge Mertens a fare gli straordinari e non sempre con risultati brillanti. L’idea lanciata dal Napoli qualche giorno fa potrebbe anche essere più completa: a gennaio Inglese in riva al Golfo e Milik in prestito al Chievo, in modo da consentire all’attaccante polacco di rimettersi in forma giocando con maggiore continuità.
Recentemente convocato anche dall’Italia di Ventura, Inglese conta in ogni caso di convincere il Napoli in questi mesi, come ha dichiarato anche in conferenza prima del derby veronese. «Provo a non pensare all’ipotesi partenopea in questo momento: ogni domenica gioco sempre e solo per il bene del Chievo. Vedrò se in futuro sarò adatto e all’altezza del Napoli, adesso non ha senso pensarci».
Intanto è stato determinante nella vittoria sull’Hellas, nella diciassettesima stracittadina della storia, nona in serie A. Il Chievo ha steso l’Hellas degli ex azzurri Pecchia e Fusco (rispettivamente allenatore e direttore sportivo del club scaligero) grazie al gol del 38enne Pellissier a 17 minuti dalla fine di un derby molto combattuto e non senza polemiche. Vantaggio degli ospiti (almeno formalmente) con un altro partenopeo, Verde, ala di proprietà della Roma. Tocca dunque a Inglese ribaltare il risultato. Poi il 2-2 firmato su rigore da Pazzini nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Zuculini. Ci pensa il secondo bomber in attività della serie A, Pellissier appunto (a quota 108, alle spalle di Quagliarella che ha invece segnato 112 gol), a regalare la vittoria (la quarta in massima serie nella stracittadina veronese) e il settimo posto in classifica (a 15 punti) al Chievo allenato da Maran. La posizione serena in graduatoria a gennaio potrebbe essere un altro elemento decisivo per consentire a Inglese di anticipare il suo arrivo alla corte di Sarri. Meno di tre mesi, 10 giornate di serie A, e lo scopriremo.
From: Il Mattino.