(Italiano) Champions League, Napoli-Manchester City 2-4: Guardiola agli ottavi


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Insigne porta avanti la squadra di Sarri, che poi subisce le reti di Otamendi e Stones. Nella ripresa pareggia Jorginho su rigore, ma i contropiedi di Aguero e Sterling chiudono il match

NAPOLI – Troppo, troppo City. Il Napoli esce tra gli applausi del suo pubblico, ma Guardiola vince 4-2 al San Paolo, stacca con grande anticipo il pass per gli ottavi e condanna la squadra di Sarri a fare (e ricevere) miracoli per sperare nella qualificazione. Il suo Manchester soffre per mezz’ora e va sotto, ma la ribalta con due colpi di testa e due contropiedi mortiferi. Ora, però, il passaggio del turno non dipende più dagli azzurri: pur vincendo le ultime due con Shakhtar (oggi vittorioso 3-1) e Feyenoord, potrebbe non bastare. Dovrà sperare che il City le onori entrambi e magari le vinca, soprattutto l’ultima contro gli ucraini, prossimi avversari degli azzurri il 21 novembre al San Paolo.

Napoli-Manchester City 2-4; statistiche e tabellino Napoli-Manchester City 2-4: Guardiola stende Sarri

LE SCELTE – Due i cambi rispetto all’andata per Sarri: giocano i titolarissimi, dunque rientrano a centrocampo Allan e Jorginho, che prendono il posto di Zielinski e Diawara. Sorprendono le scelte di Guardiola, che nella conferenza stampa prepartita aveva portato con sè David Silva. Lo spagnolo parte inizialmente dalla panchina, mentre c’è Gundogan a centrocampo dal 1′. In difesa spazio a Danilo e non a Walker sulla corsia di destra, mentre in attacco va fuori Gabriel Jesus per far spazio al Kun Aguero.

MEZZ’ORA DA SOGNO – I primi trenta minuti del Napoli sono un manifesto sarrista. Pressing altissimo, asfissiante, azioni ribaltate in pochissimi secondi, tutte dalla sinistra, dove Ghoulam, Hamsik e Insigne fanno danni nella difesa del City. La prima occasione è per il capitano azzurro, con un tiro centrale che non crea problemi a Ederson (6′). La seconda è al 13′, con un tiro da posizione defilata di Mertens, parato ancora una volta senza troppi problemi dal portiere brasiliano.

INSIGNE, CHAPEAU – Il City fatica a imbastire l’azione come vorrebbe: esce alla grande palla al piede, ma negli ultimi 20 metri si perde. Cosa che invece non fa il Napoli al 21′, quando capitalizza. La triangolazione Insigne-Mertens-Insigne è da applausi, con il belga che serve d’esterno Lorenzinho. Poi, con un destro a giro da posizione ravvicinata, battere Ederson è quasi un gioco da ragazzi. Esplode il San Paolo, che ci crede.

GHOULAM KO – Nella prima mezz’ora il Napoli tira 7 volte, di cui 4 in porta. La squadra di Guardiola, invece, non crea mai problemi a Reina. Alla mezz’ora, però, la svolta. Ghoulam accusa un dolore insopportabile al ginocchio destro e chiede il cambio (dentro Maggio). E il City comincia a prendere campo, non tanto per l’assenza dell’algerino, quanto per il logico calo fisico del Napoli.

PARI CITY – Aguero sfiora il pari al 32′, con un tiro che viene deviato in modo decisivo da Albiol. Koulibaly ci mette il piedono sulla conclusione di Gundogan (33′), ma subito dopo ecco il pari. Il turco-tedesco, dopo un corner, recupera palla sulla trequarti e crossa per Otamendi: l’argentino sovrasta Hysaj e buca Reina con un colpo di testa angolato per l’1-1. Il City potrebbe pure raddoppiare, ma Stones non punisce una grossa disattenzione della difesa azzurra e di testa colpisce in pieno la traversa da centro area al termine di un’azione confusa. La sintesi del primo tempo è: 30′ di Napoli stellare, 15′ di Napoli impaurito. Nel mezzo la solita qualità del City, in tutti i reparti.

STONES, BOMBER DA CHAMPIONS – I segnali di inizio ripresa non sono affatto incoraggianti per il Napoli, che rischia grosso al 47′, quando Sterling vince un rimpallo, si beve Koulibaly e al momento di concludere in porta si fa anticipare da un intervento prodigioso di Albiol. Un minuto dopo, però, gli inglesi passano con Stones, un altro difensore centrale. L’ex Everton svetta sugli sviluppi di un corner, sovrasta Maggio e fa 2-1, con la palla che sbatte sulla traversa e poi dietro la linea di porta. JORGINHO PARI – Il gol scuote di nuovo il Napoli, che avanza. Insigne, dopo una gran giocata al limite dell’area, quasi smonta la traversa con un gran destro. al 61′, ecco il pari: Sané si fa anticipare da Albiol in area e gli rifila un calcione sullo stinco. Brych concede il rigore, trasformato da Jorginho, che spiazza Ederson (62′).

GOL SBAGLIATO… – Il Napoli sfiora anche il 3-2, quando Mertens trova uno splendido filtrante per Callejon e lo spagnolo si fa parare la conclusione da Ederson. Sul corner successivo scatta il contropiede vincente del City: il Napoli si fa trovare impreparato, Sané brucia Maggio e vince un rimpallo con Hysaj che termina sui piedi di Aguero. Per El Kun, fino a quel momento tra i peggiori del City, è un gioco da ragazzi battere Reina e firmare il 3-2.

POKER STERLING – Guardiola vuole congelare quindi il risultato e, fedele al suo credo, non inserisce incontristi ma palleggiatori. Entrano David e Bernardo Silva per Gundogan e Aguero. Rog, invece, prende il posto di Allan e Ounas quello di Jorginho, con Sarri che passa al 4-2-3-1. Gli accorgimenti tattici, però, non trovano riscontro e espongono il Napoli a inevitabili contropiedi. Bernardo Silva impegna Reina all’87’ alla prima – vera – parata del portiere spagnolo. Due minuti dopo Guardiola che fa? Mette un altro attaccante: Gabriel Jesus per Sané all’89’. E da un tunnel del brasiliano a Rog, al 92′, parte l’ultimo contropiede, quello del 4-2, con Sterling che buca Reina con un rasoterra centrale. Finisce così, con una punizione fin troppo severa per il Napoli. Brinda il City, festeggia Guardiola, che torna a Manchester con la qualificazione in tasca e la quarta vittoria in altrettanti match. Per il Napoli una serata amara: per gli ottavi ci vorranno due vittorie e un favore dei Citizens all’ultima giornata, quando faranno visita allo Shakhtar in Ucraina.

From: Corriere Dello Sport.

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