Ha saputo incidere nella stagione azzurra anche partendo dalla panchina, ma per Piotr Zielinski il ruolo di vice-Hamsik va un po’ stretto. «Marek è il mio modello, parliamo spesso in allenamento, in campo. Le mie caratteristiche sono molto simili alle sue». Per il polacco tanti i complimenti arrivati negli ultimi due anni, ma lui non si lascia attrarre dagli elogi. «I complimenti di Sarri sono belli, ma devo dimostrare ancora la mia qualità. Spero di poterlo fare a pieno quest’anno», dice ai microfoni di Radio Kiss Kiss.
La testa del gioiellino azzurro, così come quella dei tifosi azzurri, è concentrata oggi sulla sfida alla Juventus di venerdi sera al San Paolo. «È una gara speciale, sappiamo che la città ci tiene molto e faremo di tutto per vincere per noi stessi e per il nostro pubblico. Anche in caso di vittoria nulla sarebbe deciso, però, la Juve è una grande squadra e anche 7 punti la lascerebbero in gioco, però rappresenterebbero un bel vantaggio», ha continuato Zielinski che non si lascia attrarre dalla eventuale assenza dell’ex Higuain. «Pensiamo a noi stessi, la Juve è una grande squadra e avrebbe un attaccante forte davanti anche senza di lui. Ad Udine non abbiamo mai sofferto, avevamo la gara in controllo nonostante l’1-0 non fosse un risultato sicurissimo. È una vittoria di maturità, ora sappiamo vincere anche le gare sporche». Gare in cui Sarri l’ha anche reinventato. «Giocare esterno d’attacco mi piace, poi è andata anche bene perché contro lo Shakhtar ho anche segnato. Amo fare gol e credo sia quello che vogliono anche i tifosi».
Poi un pensiero al connazionale Arkadiusz Milik, ai box da oltre un mese per il secondo anno di fila. «Speriamo recuperi. È molto importante per noi qui, ma è importante anche per la nazionale polacca. Mi auguro che riesca ad arrivare al massimo per il Mondiale di fine anno. Ci siamo qualificati bene e per me quella in Russia sarà una grande esperienza.
Vesto la numero 10 solo negli spogliatoi e in allenamento. Maradona è stato l’ultimo a regalare uno scudetto, sarebbe un sogno per noi fare lo stesso. Saremmo felici e lo sarebbero soprattutto i tifosi. Qui a Napoli mi trovo bene, sono un po’ timido alle telecamere, perché mi piace parlare in campo. Ho un ottimo rapporto con Arek, con Rog, anche con l’ultimo arrivato con Mario Rui»
From: Il Mattino.