Le streghe che il 29 ottobre si preparavano a popolare la notte di
Halloween andranno scacciate quanto prima. Da allora, infatti,
Dries Mertens ha perso quel feeling con il gol che nella stagione
scorsa lo aveva fatto diventare il bomber numero uno nel Napoli di
Maurizio Sarri. Il 29 ottobre scorso, infatti, è
l’ultimo giorno in cui il nome del belga è apparso
scritto nel tabellino di una gara di campionato degli azzurri.
Sembra un’era geologica per uno che ha chiuso la stagione
calcistica 2016-17 con un totale di 34 gol fatti in 46 presenze tra
campionato, Champions e Coppa Italia. Numeri da capogiro per
Mertens che ad agosto del 2016 era l’alternativa – sì
avete letto bene, non era neanche titolare – a Insigne per il ruolo
di esterno e che alla fine della stagione è poi stato
l’attaccante principe per nel tridente del Napoli. Eppure oggi
il belga si è inceppato. Zero gol in campionato nelle ultime
7 giornate. Un digiuno che preoccupa un po’ tutti, tranne Sarri
che proprio dopo la partita contro la Sampdoria si è detto
sereno. «L’ho visto bene, la sua condizione sta
migliorando», ha dichiarato senza particolare cruccio. Per
l’allenatore toscano, infatti, Mertens è insostituibile
e non a caso dopo l’infortunio di Milik gli ha fatto saltare
solo la partita di coppa Italia contro l’Udinese, quando poi lo
ha inserito a metà ripresa.
Le streghe, allora, andranno scacciate quanto prima. A partire da
oggi, quando magari con un suo gol potrebbe essere Mertens a
consegnare al Napoli il titolo di campione d’inverno. Da quel
29 ottobre ha trovato la via della porta in una sola occasione, il
3-0 di Champions contro lo Shakhtar nella notte del San Paolo dello
scorso 21 novembre. Ma in campionato il cannibale non azzanna
più. Attenzione, però, perché se pure non
segna, Mertens è stato prezioso in fase di costruzione. In
queste sette lunghissime giornate di inappetenza sotto rete,
infatti, il belga ha confezionato la bellezza di 5 assist (due
nell’ultima gara del Napoli contro la Sampdoria). Passaggi
decisivi ai quali si deve aggiungere anche quello che ha consegnato
a Insigne il pallone decisivo per realizzare il gol del passaggio
del turno in Coppa Italia contro l’Udinese. Un elemento in
più per rendere l’idea della sua importanza in questa
squadra. Non è un caso se Sarri lo ritenga un
insostituibile, non soltanto per il fatto che dopo l’infortunio
di Milik è rimasto l’unico attaccante di ruolo in rosa.
Mertens, con Callejon e Allan, infatti, è l’unico ad
essere stato impiegato per almeno un minuto in tutte e 27 le gare
disputate dal Napoli. Sempre titolare, salvo in 3 occasioni quando
è partito dalla panchina per poi entrare nell’ultima
mezzora.
From: Il Mattino.