La trasferta più corta dell’anno è anche sulla
carta quella più agevole per il Napoli, squadra regina delle
partite fuori casa con dieci vittorie nelle precedenti undici
esibizioni esterne. Entusiasmo alle stelle alla partenza del
pullman azzurro da Castel Volturno e all’arrivo al ritiro di
Telese Terme (dove ad accogliere la squadra c’era anche il
sindaco di Benevento, da sempre tifoso del Napoli, Clemente
Mastella): cori da stadio e fumogeni. Insomma una vigilia di quelle
potenzialmente pericolose, nel senso che la posizione di classifica
del Benevento e la grande euforia azzurro dell’ambiente
potrebbe fare abbassare il livello di tensione della squadra. Ecco
perché Sarri nella rifinitura ha battuto proprio su questo
tasto e si attende un approccio come se si trattasse di una finale
di Champions League. Un testa-coda che può nascondere tra le
pieghe mille insidie per gli azzurri che come prima cosa dovranno
cancellare il 6-0 dell’andata.
Sold out. Il Napoli arriva al «Ciro Vigorito»
gremitissimo (annunciato il sold out) da capolista e con ben 50
punti in più in classifica sui giallorossi di De Zerbi, un
ex da calciatore in maglia azzurra. La prima partita dopo la
chiusura del calciomercato senza nessun colpo (unico volto nuovo il
giovane centrocampista francese Machach che andrà stasera in
panchina, assente per l’influenza Ounas). C’è un
abisso dal punto di vista tecnico ma il Benevento potrà
compensare il gap con una partita di grinta ed attenzione e in
questo senso una delle migliori partite le giocò proprio a
Torino contro la Juventus perdendo 2-1 dopo essere passata in
vantaggio con Ciciretti. E stasera quella giallorossa sarà
una squadra diversa rispetto a quella andata (guidata allora da
Baroni, un ex anche lui) con diversi volti nuovi arrivati dal
mercato di gennaio per tentare fin all’ultimo la rincorsa alla
salvezza.
Tenuta difensiva. Il Napoli punta ad allungare la serie magica in
trasferta, la più lunga in Europa dei cinque campionati
più importanti (l’ultimo ko il 29 ottobre 2016 contro la
Juventus: 2-1). Gli azzurri spesso proprio in trasferta sono
riusciti ad esaltare il loro gioco potendo sfruttare qualche spazio
maggiore rispetto al San Paolo mantenendo un grande compattezza
difensiva. Il passo avanti del gioco di Sarri rispetto alle due
stagioni precedenti è stato proprio questo e cioè la
crescita in termini di tenuta difensiva (il Napoli con 14 gol al
passivo è la squadra meno battuta della serie A, uno in meno
di Juventus e Roma). E Sarri stasera ritrova anche il perno Albiol,
fondamentale per l’equilibrio del reparto e per tenere la
squadra corta: lo spagnolo in coppia con Koulibaly rappresenta una
garanzia. Con il ritorno dell’ex difensore centrale del Real
Madrid il tecnico toscano potrà riaffidarsi alla squadra dei
titolarissimi.
Super Mertens. Dries è tornato in gran forma, la doppietta
contro il Bologna (fantastico il secondo gol a giro di destro)
testimonia il suo feeling ritrovato con la rete. Il belga si
esaltò proprio nel derby di andata mettendo a segno una
tripletta, adesso è a quota 13 in campionato, 17 in totale
(compresi i tre gol in Champions League e quello in coppa Italia,
la metà rispetto all’anno scorso quando chiuse a 34
reti. Mertens si prepara a un’altra grande serata, il
centravanti del tridente leggero tornato letale proverà
nuovamente a colpire. Il duello a distanza è con Coda che
dopo un girone di andata molto difficile ha trovato qualche colpo
importante, come la doppietta messa a segno nella spettacolare
vittoria sulla Sampdoria (3-2).
Dopo la Juve. Gli azzurri giocheranno anche oggi dopo la Juve,
impegnata alle 15 contro il Sassuolo: i bianconeri, quindi,
potranno trovarsi potenzialmente in testa alla classifica con due
punti di vantaggio, come accadde già la scorsa settimana.
Una situazione che si ripeterà ancora nelle prossime
partite, un’insidia in più per il Napoli che
dovrà gestire al meglio anche l’aspetto mentale. Ma la
crescita degli azzurri che hanno tenuto un passo finora da record
(57 punti in 22 partite rappresenta il miglior cammino di sempre)
è passata anche attraverso questa migliore gestione delle
emozioni e dei momenti mentali diversi. Il Napoli, infatti,
è anche la squadra di A capace finora di vincere più
volte in rimonta (ben sei quelle riuscite su sette tentativi per un
totale di 18 punti) a testimonianza di una straordinaria forza
caratteriale.
From: Il Mattino.