Cuore e gambe, il guerriero Allan non si risparmia. Un serbatoio di generosità, meno appariscente rispetto ai soliti goleador ma pronto a sacrificarsi per i compagni e per l’obiettivo comune: vincere ogni gara come una finale. Quest’anno già quattro reti in campionato e col Cagliari il suggerimento vincente – il quarto complessivo – per la rete che ha sbloccato il match, siglata Callejon. E così in silenzio, pian piano e con il duro lavoro, ha conquistato i tifosi azzurri. È lui l’uomo dei dribbling all’interno del gruppo, si difende col corpo dagli avversari ed usa la testa per impostare furbamente l’azione, dispensando assist o gol a seconda dei casi. Eppure c’è ancora qualcuno che non vede quanto sia diventato prezioso: il ct del Brasile, ad esempio.
Il popolo del web infatti lancia l’appello: «Perché il Brasile ignora Allan?». Mai considerato, nemmeno per un’amichevole. Una domanda che abbraccia il pensiero di molti: tifosi, ex calciatori, addetti ai lavori e compagni stessi. Eppure lo stesso Allan vorrebbe almeno una chance: «Magari il Mondiale no, ma almeno una possibilità per dimostrare. Almeno una convocazione credo di meritarla», aveva fatto sapere il centrocampista azzurro qualche settimana fa. Sta facendo grandi cose in campo, e a testa bassa continua a lavorare per regalare un sogno ai napoletani insieme alla sua squadra. I suoi tifosi vedono ciò che fa, Tite ancora no. Ma intanto Allan continua a regalare bellezza a chi ama il calcio.
From: Il Mattino.