La forza dei nervi distesi. Sarri insiste: vuole adesso un Napoli
spensierato, anzi incosciente, che trasformi l’entusiasmo in
equilibrio. Lo stesso entusiasmo che ieri è esploso
all’esterno del campo di Castel Volturno, dove tante famiglie
si sono date appuntamento approfittando della giornata di festa,
per salutare la squadra. Un paio di centinaia di supporters
festanti che hanno circondato le auto dei calciatori prima e di
Sarri (guidata dalla moglie) poi, saltellando e incitando. Un altro
abbraccio della tifoseria: sabato gli ultrà stanno
già organizzando un’altra straordinaria manifestazione
di saluto al bus del Napoli che partirà per Firenze.
Un clima diverso rispetto a Vinovo, non c’è che dire: da
una parte rabbia e preoccupazione, dall’altra parte sorrisi e
relax. Una grande differenza tra i due ambienti. Sarri vuole
arrivare velocemente alla gara di domenica e la sua parola
d’ordine è quella di far scorrere il tempo senza fare
nulla di diverso rispetto alle altre settimane. E quindi anche ieri
mattina, per i difensori mattatori delle ultime gare, allenamento
specifico, che Sarri cura in prima persona, col solito drone in
azione. Come se fosse il primo giorno. Un lavoro assillante e
maniacale.
Il tecnico azzurro maledice, in cuor suo, il fatto che la Juve
giochi in anticipo la sera prima con l’Inter. Avrà
voglia di dire e di suggerire ai suoi di fare altro in quelle ore,
ma con la squadra in ritiro difficile poter pretendere la visione
di uno degli show del sabato sera, Amici o Ballando con le stella.
Toni bassi, pochi discorsi e tanta psicologia: questa la terapia di
Sarri che ha funzionato alla grande negli ultimi giorni, anche dopo
il pari con il Milan che sembrava aver messo la parola fine alla
rincorsa allo scudetto. «Nulla è impossibile»,
ha detto l’allenatore. Che dal finestrino ha salutato tutti con
la mano.
From: Il Mattino.