Inviato a Castel Volturno
Sarà probabilmente mercoledì sera l’incontro
della verità. Il giorno prima della tradizionale cena di
saluto organizzata a Villa D’Angelo-Santa Caterina, altro
momento in cui potrebbe esserci il nuovo faccia a faccia con Sarri
annunciato dal presidente De Laurentiis. Che ha fretta, tanta
fretta e non ha voglia di aspettare la fine del campionato per
iniziare a gettare le basi per il futuro. Se verrà
confermato il vertice di mercoledì (o al massimo
giovedì), sarà quello il primo momento della resa dei
conti. Poi ovvio sarà necessario un altro summit più
formale, per parlare molto prosaicamente di soldi e di ingaggi per
i tecnici che Sarri vuole assolutamente il prossimo anno restino al
suo fianco. Ma mercoledì, o al più tardi
giovedì magari prima o dopo la cena con la squadra,
sarà il momento in cui il tecnico azzurro comincerà a
far comprendere il perché di questi turbamenti, se sono solo
economici o se dietro c’è la concreta voglia di cercare
altrove un senso di appagamento che non ha più qui. In
realtà, perché Sarri sciolga le riserve
c’è bisogno che avverta dentro di sé anche
un’altra certezza: l’allenatore di Figline vuole avere in
partenza una squadra che sia competitiva per lo scudetto. Non
vorrebbe rovinare questa stagione straordinaria, a un passo dal
record dei punti, con un quinto o sesto posto il prossimo anno. Sa
che il futuro non ha mai grande rispetto per gli idoli. E
l’idea che possa non essere più un eroe per il pubblico
di Napoli, il pensiero di non poter ripetere questo grandioso
campionato, lo rende assai combattuto.
In questo momento neppure lui sa esattamente quello che vuole fare.
Ed è per questo che prende più tempo che può.
Volesse andare via, già avrebbe comunicato il suo addio al
presidente. Ma non lo ha fatto. C’è il Chelsea che
attende la sua decisione prima di partire all’assalto: i
londinesi hanno avanzato la loro offerta, hanno ipotizzato anche la
voglia di pagare la clausola (o magari trattare con De Laurentiis
uno sconto) ma Sarri ha frenato. Deve prima parlare col suo
presidente, capire, e poi decidere. Sarri non arriverà
all’incontro dicendo che vuole andare via. E se davvero, come
in tanti assicurano, l’offerta di aumento dello stipendio che
il club proporrà sarà assai vicino alla cifra che ha
in mente il tecnico (più o meno 3,5 milioni di euro a
stagione) ecco che ci penserebbe non una, ma dieci, cento volte
prima di rifiutarla. Ci sarà una trattativa, inevitabile, e
la ricerca di un punto di intesa. Inutile cercare in queste ore
risposte definitive: Sarri non riesce a darle neppure a se stesso.
Ieri non si sono neppure incrociati, nonostante De Laurentiis sia
stato a Castel Volturno per circa due ore. Uno se ne è
andato e l’altro è arrivato. Non era il luogo
giusto.
From: Il Mattino.